Pechino si difende: “strategia di autodifesa, nessuno si senta minacciato”

Botta e risposta sul nucleare fra Washington e Pechino. Nel suo ultimo China Military Power Report, il Pentagono ha diffuso le informazioni a disposizione sull’esercito cinese, “sulla buona strada per superare le proiezioni precedenti” in termini di armamenti. Sembra in particolare che rispetto all’anno scorso la Cina possegga 100 testate nucleari in più, per un arsenale totale di oltre 500 ordigni.

In aumento anche le navi e i sottomarini, 370 nell’ultima rilevazione (quella precedente ne contava 340). Le previsioni sono ancora in crescita: secondo il Pentagono entro il 2030 la Cina raddoppierà le sue testate nucleari, raggiungendo quota 1000 ordigni.

Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, a gennaio la Russia era in possesso di 5.889
mentre gli Stati Uniti ne detenevano 5.244.

«Si stanno espandendo e stanno investendo nelle loro piattaforme di lancio nucleare terrestri, marittime e aeree, nonché nelle infrastrutture necessarie per supportare questa espansione piuttosto importante delle loro forze nucleari» dichiara un funzionario citato da Politico.

La Cina non fa attendere la sua risposta: il suo programma di armamenti “persegue con forza una strategia di autodifesa“. La portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning ha voluto rassicurare tutti che “nessun Paese sarà minacciato dalle nostre armi nucleari finché non userà o minaccerà di utilizzare le sue contro di noi“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/XINHUA / LIU FANG