Sinwar torna a parlare e rivendica la morte di “più di mille soldati israeliani”
Il numero uno di Hamas, il leader Yahya Sinwar, torna a parlare in quello che è stato il suo primo messaggio pubblico dopo gli attacchi del 7 ottobre. Sinwar rivendica la lotta contro le “condizioni dell’occupazione” e inneggia alla vittoria parlando della morte di “più di mille soldati”. Un numero ben distante da quello che Israele conferma ufficialmente, pari a poco più di 150 soldati deceduti.
Intanto da un lato si piangono nuove vittime nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza, finito ieri, nel giorno di Natale, sotto i bombardamenti israeliani. Qui i morti sono almeno 106.Dall’altro, crescono le tensioni con Teheran dopo l’uccisione in Siria di un alto generale delle Guardie rivoluzionarie. Israele, annuncia il presidente iraniano Raisi, “pagherà certamente per questo crimine“.
Negli attacchi di questa notte Israele ha colpito anche la sede della Mezzaluna Rossa palestinese nel sud della Striscia, a Khan Yunis. All’interno della struttura, raggiunta da proiettili dell’artiglieria, si trovavano degli sfollati alcuni dei quali sono morti. Vittime che si uniscono alle 52 registrate nella notte fra il 25 e il 26 dicembre a Gaza.
Oggi, 26 dicembre, torna l’allarme anti-razzo in Israele. Le sirene sonano nelle comunità a ridosso della Striscia di Gaza e ad Ashkelon, nel sud del Paese. Un razzo sparato dal Libano ha colpito la chiesa del villaggio di Ikrit in Galilea.
Tutte le comunicazioni sono state tagliate: si tratta del quarto blackout dei teleservizi annunciato dalla società Paltel.
Esplosione in India vicino all’ambasciata israeliana
Paura in India dove è stata avvertita una forte esplosione nei pressi dell’ambasciata di Israele a Nuova Delhi. Al momento si sta indagando per risalire alle cause dell’accaduto, con la polizia che non avrebbe ancora rinvenuto esplosivi. Non ci sono vittime.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/MOHAMMED SABER