Il Fondo Amazzonia finanziato da Norvegia e Germania torna attivo. In programma incontri con 15 leader mondiali
La prima azione del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva dopo il giuramento di ieri è la revoca di diversi decreti emanati dall’ex presidente, Jair Bolsonaro.
Tra le misure soppresse ci sono quello che aveva reso inattivo il Fondo Amazzonia, finanziato da Norvegia e Germania per lo sviluppo sostenibile e di monitoraggio delle aree devastate dal disboscamento illegale o dall’agricoltura intensiva, ma anche i decreti che autorizzavano la vendita e il possesso di armi da fuoco per cacciatori, tiratori e collezionisti (i cosiddetti Cac) con il quale Bolsonaro aveva voluto rendere più flessibile il mercato delle armi.
Secondo l’ex presidente, infatti, armare la popolazione, ampliando ad esempio le tipologie di armi autorizzate e consentendo l’emissione di tessere Cac a comuni cittadini, stava aumentando la sicurezza del Paese con conseguente calo degli omicidi.
Nel suo primo giorno di governo, inoltre, Lula ha iniziato una lunga serie di incontri con i leader internazionali che saranno fondamentali per la sua agenda di relazioni estere, concentrandosi sui rappresentanti dell’America Latina, della Cina, dell’Africa e di alcuni Paesi europei, 15 in tutto secondo i media locali.
La giornata è iniziata con l’incontro con il re di Spagna, Felipe VI di Spagna, una delle nazioni europee che privilegia maggiormente gli investimenti in America Latina. L’unico altro leader Ue nella lista è il portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, affiliato al Partito socialdemocratico portoghese, di sinistra. Lula incontrerà inoltre i presidenti Luis Arce (Bolivia), Alberto Fernández (Argentina), Gabriel Boric (Cile), Gustavo Petro (Colombia), nonché il vice presidente di Cuba, Salvador Antonio Valdés Mesa, e il presidente dell’Assemblea nazionale del Venezuela, Jorge Rodrigues. In programma, infine, colloqui con i presidenti di Angola e Timor Est, rispettivamente João Manuel Gonçalves Lourenço e José Ramos-Horta.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/Antonio Lacerda