L’allenatore, recordman di presenze in panchina, aveva 86 anni
Recordman di presenze, con 797 panchine in Serie A (spareggi compresi) e 1.278 ufficiali totali, ma anche esempio indiscusso e indefesso e un amore per il calcio di rara genuinità. Sono tanti i tifosi che piangono la morte di Carlo Mazzone, 86enne, deceduto ad Ascoli Piceno.
Nei suoi quasi 40 anni di carriera è diventato un simbolo per i tifosi dell’Ascoli, ma ha fatto sognare anche la Roma dove aveva giocato sia nelle giovanili sia dal 1958 al 1959, prima di arrivare sulla panchina di Trigoria dal 1993 al 1996. Fu proprio lui a lanciare per primo in prima squadra Francesco Totti.
Poi ancora al Cagliari, al Napoli, al Bologna, al Pescara, alla Fiorentina, al Brescia dove porta Roberto Baggio, uno dei suoi giocatori più affezionati, che lo ricorda così: «è stato fantastico averti come mister. È stato meraviglioso saperti leale e sincero. È stato troppo poco il tempo passato insieme».
Tantissimi i nomi del calcio legati a Mazzone come a un padre, da Pep Guardiola che proprio a lui dedicò la vittoria di Champions del 2009 con il Barcellona, Marco Materazzi, Luca Toni, Andrea Pirlo.
I funerali sono previsti nella Chiesa di San Francesco di Ascoli oggi, lunedì 21 agosto, alle 16.30.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/GIORGIO BENVENUTI