Niente allarmismi: non c’è stato il picco
Crescono i casi di virus respiratori tra i bambini, soprattutto neonati, a Milano. La situazione, però, è sotto controllo, come assicurano i pediatri.
Nell’ultimo report sulle infezioni respiratorie si nota un aumento dell’incidenza totale delle sindromi simil-influenzali in tutte le fasce di età, per un totale di 14,8 casi per mille pazienti. Tra i bambini, in particolare nella fascia 0-4 anni, l’incidenza si attesta al 33%. Niente allarmismi, però: non si è registrato il picco dei casi.
«Da novembre a inizio dicembre c’è stato un aumento importante di casi di bronchiolite tra i bambini molto piccoli che occupano più o meno la metà dei 25 posti letto che abbiamo, di cui circa 6-7 con alti flussi – ha dichiarato il direttore responsabile della Pediatria del Fatebenefratelli Sacco Luca Bernardo – Il rischio è il peggioramento dei sintomi, che si rileva clinicamente. Ai genitori consiglio, quando c’è febbre, problemi di respirazione e di appetito, di portare subito il figlio da un medico e di farlo seguire da un pediatria, di famiglia o ospedaliero».
La situazione rimane comunque sotto controllo, come ha spiegato Giuseppe Banderali direttore dei reparti di pediatria del San Paolo e del San Carlo di Milano e vicepresidente nazionale della Società Italiana Pediatria di (SIP). «Come ogni anno in questi mesi stiamo assistendo a un aumento delle forme respiratorie tra i bambini. Quest’anno l’aumento è stato un po’ repentino – ha affermato Banderali – Non c’è una prevalenza di un virus su un altro, c’è la presenza di virus respiratorio sinciziale, costante come ogni anno in questo periodo. Poi forme influenzali e virali e, anche se in calo, alcuni casi di Mycoplasma pneumoniae».
Nonostante si sia verificato un “iper-afflusso”, visto anche il periodo, Banderali ci tiene “a precisare che il sistema sta reggendo e la situazione è sotto controllo nonostante l’incremento”.
di: Francesca LASI
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