Le vittime non hanno denunciato violenze e molestie per paura di ritorsioni, bufera sulle forze armate
È bufera sulle forze armate giapponesi.
Un’indagine condotta a seguito di una vicenda interna alle forze di autodifesa (una donna ha denunciato di essere stata ripetutamente aggredita da diversi militari tanto da aver dovuto abbandonare la sua carriera) ha portato alla luce migliaia di casi di violenze e molestie mai denunciati dalle vittime, che temevano ritorsioni in seno all’esercito nipponico.
Nello specifico, lo scottante rapporto ha portato alla luce 1.325 casi di molestie sessuali e di altro genere avvenute nei confronti di uomini e donne. I vertici delle forze armate hanno tenuto segrete le violazioni o si sono rifiutati di prenderle sul serio, secondo il gruppo di esperti che viene citato dal quotidiano nipponico Mainichi Shimbun, riportato da AGI.
Nel rapporto è specificato che la maggior parte delle vittime non si fidava del modo in cui le Sdf e il ministero della Difesa gestivano i reclami, o avevano paura di ritorsioni se avessero parlato. Sembra che l’80% dei casi segnalati riguardasse l’abuso di potere, le molestie sessuali rimangono il 12%. Il panel ha anche riscontrato casi di molestie alla maternità nei confronti di donne che si sono prese una pausa prima o dopo il parto. Delle 400 persone che hanno effettivamente chiesto un consiglio ai vertici, la maggior parte ha dichiarato di non aver ricevuto un aiuto adeguato o, in alcuni casi, di essere state costrette a ritirare le loro denunce.
di: Micaela FERRARO
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