Conclusa la Volleyball Nations League, le atlete e gli atleti “d’oro” della pallavolo italiana approdano a Parigi 2024: i sogni non mancano
“Non è mai finita / fino a che la palla non cadrà”. Non è finita, anzi è appena iniziata per le “ragazze d’oro” – come profeticamente le chiamavano i versi scritti da Elio e le Storie Tese e presentati nell’ottobre del 2019 come inno ufficiale della Lega Pallavolo Serie A Femminile – della pallavolo italiana che lo scorso giugno hanno scalato la vetta del mondo prima di scaldare i motori per la Capitale francese. Le seguono a stretto giro i colleghi della Nazionale maschile: l’obiettivo è il podio.
Il 23 giugno scorso a Bangkok c’erano Alessia Orro e Carlotta Cambi, Alice Degradi, Caterina Bosetti, Myriam Sylla e Gaia Giovannini, Anna Danesi (capitano), Sarah Fahr, Sara Bonifacio e Marina Lubian, Paola Egonu e Ekaterina Antropova, Monica De Gennaro e Ilaria Spirito. Il dream team del CT Julio Velasco ha riportato il titolo della Volleyball Nations League femminile in Italia dopo il trionfo del 2022 e, battendo le grandi favorite, lo stesso giorno ha raggiunto quota 398.18 punti registrando un primo posto nel ranking mondiale della Fédération Internationale de Volleyball. La vittoria contro il Giappone capitanato da Sarina Koga e allenato da Masayoshi Manabe (dominato in quattro set), d’altro canto, non è l’unico vanto per l’Italvolley femminile. La campionessa Egonu porta a casa il titolo di MVP e i premi individuali come miglior realizzatrice con 69 punti complessivi, classifica che vede altre cinque italiane in top 20, e come miglior attaccante con 59 attacchi vincenti su 115 totali; le compagne Sylla e Fahr vengono nominate rispettivamente una delle due migliori schiacciatrici e una delle due migliori centrali mentre Orro è la miglior palleggiatrice.
Con questi riconoscimenti – e con una fortissima tecnica in attacco, difesa e servizio – la Nazionale di pallavolo femminile italiana si è preparata per il 26 luglio quando lungo la Senna, dal Pont d’Austerlitz fino al Pont d’Iéna e da lì fino all’Esplanade du Trocadéro, di fronte alla Tour Eiffel, le 206 delegazioni sportive hanno sfilato per la cerimonia inaugurale dei Jeux de la XXXIIIe olympiade, le Olimpiadi di Parigi 2024.
Non avrà guadagnato un primo posto ma è comunque riuscita a far sognare e inorgoglire, sempre a testa alta, anche la Nazionale maschile di Ferdinando “Fefè” De Giorgi che a Łódź, Polonia, si è fermata ai quarti di finale della VNL, sconfitta dalla Francia. Tutto il mondo dell’Italvolley – che nel suo più recente medagliere vanta un oro nel Campionato mondiale del 2022 e un oro e un argento nel Campionato europeo del 2021 e del 2023 – aveva trattenuto il fiato a ottobre dello scorso anno quando le sconfitte contro Cuba e Brasile al Torneo di Qualificazione Olimpica a Rio de Janeiro avevano fatto perdere il pass diretto per i Giochi. Il respiro di sollievo è arrivato solo al termine della Week 2 della VNL a Ottawa, Canada, a inizio giugno quando con la vittoria contro i Paesi Bassi – e la distanza di punteggio con le altre Nazionali in cerca di qualificazione, Serbia e Cuba – la squadra ha blindato il pass, “il primo grande obiettivo stagionale” come lo aveva definito il presidente della Federazione italiana pallavolo, Giuseppe Manfredi. Da lì il traguardo successivo sarebbe stato un posto sul podio della competizione, mai raggiunto, ma il CT ha optato evidentemente per un’altra via perché per le Finals ha confermato la giovanissima squadra sperimentale rodata durante la Week 3, lasciando i big in ritiro a Cavalese in vista di Parigi. Riccardo Sbertoli (capitano a sostituzione di Simone Giannelli) insieme ai fratelli Paolo e Luca Porro, Mattia Bottolo, Davide Gardini, Francesco Recine, Tommaso Rinaldi, Edoardo Caneschi, Leando Mosca, Giovanni Sanguinetti, Alessandro Bovolenta, Fabrizio Giorni, Marco Gaggini e Gabriele Laurenzano: l’età media supera a malapena i 23 anni ma il talento e la voglia di tenere duro non sono mancati. Nella partita del 28 giugno all’Atlas Arena contro la Nazionale francese capitanata da Benjamin Toniutti (e allenata dall’ex pallavolista della generazione dei fenomeni Andrea Giani) sono riusciti a portare a casa primo e terzo set cedendo tuttavia al tie-break per 11 a 15. La stessa Francia, va detto, contro la quale già il 5 giugno precedente la “prima squadra” non era riuscita a farcela. Francia che, battuta l’imbattibile Polonia in semifinale, è arrivata in finalissima vincendo contro il Giappone – che anche nella versione maschile del torneo ha sfiorato la vittoria – e aggiudicandosi il secondo titolo in tre anni. Se ci sono (e ci sono) sconfitte e sconfitte, allora, quella di un’Italia “giovane” ma “immensa” è stata una sconfitta di cui andare fieri, di una squadra che ha saputo tenere testa a un avversario temibile e che si presenta a Parigi con un quinto posto nella classifica generale VNL e un terzo posto nel ranking mondiale FIVB con 345.39 punti dietro Polonia e Giappone.
Archiviato il capitolo, concluso almeno in parte con successo, della VNL, si è aperto tutto un altro libro: i Giochi. Il 27 luglio il torneo di pallavolo – che si svolge nella South Paris Arena del Paris Expo Porte de Versailles – ha fischiato l’inizio della fase a gironi; seguiranno i quarti di finale il 5 e il 6 agosto, le semifinali il 7 e l’8 agosto e gli incontri per le medaglie il 9, il 10 e l’11 agosto. L’Italia, nel girone B maschile insieme a Polonia, Brasile ed Egitto e nel girone C femminile con Turchia, Olanda e Repubblica Dominicana, dovrà vedersela con le grandi favorite: per il lato maschile del torneo spiccano la Polonia (campione europeo in carica e vincitrice della VNL 2023) – che incontreremo il 3 agosto – e la già nominata Francia (anche oro a Tokyo 2020); per il fronte femminile, invece, il Belpaese domina i pronostici insieme a Brasile e Turchia (nel 2023 campione in Campionato europeo, VNL e Coppa del Mondo) – che affronteremo il 4 agosto -, ma anche gli Stati Uniti che nel 2021 occupavano lo scalino più alto del podio danno da pensare. Per l’Italvolley tutta, dunque, si preannuncia una sfida che osiamo dire non mancherà di colpi di scena e che potrebbe rappresentare un primato nella storia: se la Nazionale maschile vanta ben 6 medaglie olimpiche di cui tre argenti (2016, 2004, 1996) e tre bronzi (2012, 2000, 1984), infatti, la Nazionale femminile non ha mai scalato il podio ma la vittoria di Egonu e compagne in territorio thailandese ha riacceso forte la scintilla della speranza.
L’Italia dello sport (e dei campioni) sfila con la delegazione aperta dai portabandiera Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo (e il numero record di atleti qualificati, 403, di cui 209 uomini e 194 donne, in 34 discipline): l’obiettivo è replicare il record di Tokyo 2020 quando aveva conquistato 40 medaglie. Chissà che tra queste non compaia proprio la pallavolo, perché “in fondo quello che vorrei / è vincer la partita di vollèy!”
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