La legge approvata dal Senato passa ora alla Camera bassa, l’Assemblea nazionale. Disordini nel Paese
Il Senato francese ha formalmente approvato la riforma delle pensioni, che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. Ci sono stati 193 voti favorevoli contro 114 contrari.
Il disegno di legge passa ora all’Assemblea nazionale, ma il suo destino è incerto: sulla carta i macroniani non dispongono della maggioranza assoluta, ma dell’appoggio dei Républicains della destra moderata. In queste fila ci sono però parecchi “no”.
Già al Senato Républicains e centristi si sono schierati in sostegno della maggioranza macronista ma 6 senatori repubblicani hanno votato contro e anche 7 centristi. Inoltre 19 senatori Républicains si sono astenuti come anche 13 centristi.
Macron verso la fiducia
Il presidente Emmanuel Macron ha intanto deciso di porre la questione di fiducia, l’articolo 49-3, per far passare la riforma delle pensioni.
Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National, ha annunciato che presenterà una mozione di sfiducia.
Le opposizioni hanno adesso tempo 24 ore per presentare mozione di censura. I servizi dell’Assemblée Nationale hanno fatto già sapere che il voto sulle mozioni – che saranno “trasversali” visto che Marine Le Pen ha già annunciato che voterà anche le mozioni della sinistra – è in programma per lunedì.
Le proteste: cori de “La Marsigliese” in Assemblée Nationale
All’ingresso della premier Elisabeth Borne in Assemblée Nationale, i deputati dell’opposizione si sono alzati in piedi cantando per intero la Marsigliese e inalberando cartelli bianchi con la scritta “No ai 64 anni”.
di: Micaela FERRARO
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