F-16

Scontro in volo tra due elicotteri, uccisi 6 soldati. Prosegue la controffensiva ucraina

La guerra in Ucraina entra nel 554esimo giorno.

Scontro tra elicotteri, uccisi 6 soldati

Secondo quanto riportano fonti dell’esercito di Kiev, due Mi-8 si sono scontrati per cause da chiarire nei pressi di Kramatorsk, nell’est del Paese: nello scontro in volo sono rimasti uccisi 6 soldati.

Nel frattempo la Russia ha comunicato di aver intercettato e abbattuto un drone che si avvicinava alla capitale. “È stato distrutto dalla difesa aerea nel distretto di Voskresensk, nella regione di Mosca”, ha scritto su Telegram il sindaco Sergey Sobyanin secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass.

Piloti pronti al volo sugli F-16

Dopo aver completato le attività preparatorie, alcuni piloti ucraini sarebbero pronti a iniziare l’addestramento in volo sugli F-16. Lo ha scritto su Telegram il capo dell’esercito ucraino Valeriy Zaluzhnyi, che ha avuto un colloquio telefonico con il capo dello Stato maggiore della difesa danese, il generale Flemming Lentfer.

«L’attenzione si è concentrata sull’addestramento dei piloti e degli ingegneri ucraini sugli F-16, in corso in Danimarca – ha affermato Zaluzhnyi – Il generale Lentfer ha dichiarato che alcuni dei nostri piloti hanno già completato con successo le attività preparatorie e possono iniziare l’addestramento in volo. Abbiamo concordato con i nostri partner danesi di iniziare a lavorare sulla logistica per garantire la manutenzione e la riparazione dei caccia F-16 in Ucraina».

Stoltenberg: “Kiev sta guadagnando terreno”

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato che Kiev sta progressivamente guadagnando terreno.

«Gli ucraini stanno gradualmente guadagnando terreno. Stanno respingendo i russi – ha affermato Stoltenberg durante un’intervista con Christian Amanpour della CNN – È perfino più importante ora sostenerli perché sappiamo che per loro non è una strada facile. Quello che abbiamo visto è che gli ucraini hanno superato le aspettative più di una volta. Dobbiamo fidarci di loro. Noi consigliamo, aiutiamo, sosteniamo. Ma alla fine sono gli ucraini che devono prendere le decisioni (sul campo)».

Stoltenberg ha, inoltre, dichiarato che l’estensione di un altro anno del suo mandato alla guida dell’Alleanza Atlantica è stata “l’ultima proroga”. «Essere un segretario generale che ha tenuto insieme questa grande Alleanza è stato estremamente significativo» ha affermato.

Gli ucraini proseguono la controffensiva in due direzioni, Melitopol e Bakhmut.

A renderlo noto è lo Stato maggiore ucraino, il cui portavoce ha comunicato che le truppe stanno facendo progressi in direzione di Novoprokopivka, località oltre Robotyne e in direzione di Melitopol. Continua l’avanzata verso Bakhmut. Sono stati anche respinti una serie di attacchi russi a Maryinka, nella regione di Donetsk, e a Verbovoy, nella regione di Zaporizhzhia.

Podolyak: “la guerra si sposta verso territorio russo”

«La guerra si sta spostando sempre più verso il territorio della Russia, e questo non può essere fermato». Così il consigliere del presidente ucraino Zelensky Mykhailo Podolyak su X.

«Questa è una conseguenza della perdita della componente di prima linea e della mancanza di sistemi realistici di controllo del potere nelle regioni (compresa la difesa aerea) – ha scritto Podolyak commentando l’attacco con droni sull’aeroporto russo di Pskov – Gli inviti a evitare qualsiasi attacco sul territorio legale della Russia appaiono strani e continuano a incoraggiare la Russia a continuare la sua aggressione. L’Ucraina si attiene rigorosamente all’obbligo di non utilizzare le armi dei suoi partner per colpire il territorio russo e agisce esclusivamente secondo i principi della guerra difensiva».

Usa: “Putin e Kim Jong-un hanno stretto un accordo sulle armi”

Secondo gli Stati Uniti Vladimir Putin e Kim Jong-un avrebbero raggiunto un accordo sulla fornitura di armi. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.

«Abbiamo informazioni fondate sul fatto che Vladimir Putin e Kim Jong-un stanno comunicando da mesi sulla fornitura di armi della Corea del Nord a Mosca – ha dichiarato Kirby durante un briefing virtuale con alcuni giornalisti – e queste comunicazioni porteranno nelle prossime settimane all’invio da parte di Pyongyang di migliaia di munizioni e altri equipaggiamenti militari».

«Esortiamo la Corea del Nord a cessare i negoziati sulle armi con la Russia» ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, condannando l’ultimo lancio di missili balistici da parte di Pyongyang.

di: Francesca LASI

aggiornamenti: Micaela FERRARO

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