JOE BIDEN KEVIN MCCARTHY

Il limite per l’indebitamento del Paese si alza a 31 mila miliardi e i repubblicani ottengono i tagli alla spesa. Voto alla Camera previsto già il 31 maggio

Il presidente Joe Biden e il capo dei repubblicani alla Camera Kevin McCarthy hanno raggiunto nella notte tra sabato e domenica un “accordo di principio” per alzare l’indebitamento del Paese ed evitare il default del debito federale.

McCarthy ha così commentato l’accordo con i giornalisti: «abbiamo raggiunto un accordo di principio che è degno del popolo americano». Il presidente ha fatto seguito dichiarando: «questo accordo è una buona notizia per il popolo americano perché evita quello che avrebbe potuto essere un default catastrofico e portare a una recessione economica, devastando i conti pensionistici e la perdita di milioni di posti di lavoro».

Durante i negoziati i repubblicani hanno ottenuto i tagli alla spesa voluti: il limite del debito si alza a 31 mila miliardi per due anni, in cambio il bilancio federale del prossimo biennio manterrebbe la spesa invariata per il 2024, ma subirebbe dei tagli nel 2025, quindi oltre le prossime elezioni.

Secondo le stime il pacchetto legislativo – che potrebbe non piacere né ai democratici né ai repubblicani – potrebbe essere messo al voto già il prossimo 31 maggio alla Camera e successivamente al Senato.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/Yuri Gripas / POOL