Gli eventi atmosferici estremi ma anche il peso delle infrastrutture sull’isola di Manhattan contribuiscono all’affondamento della città più nota al mondo
Quanto pesano i grattacieli? Molto, soprattutto considerando che in coppia al cambiamento climatico stanno causando l’affondamento di New York.
Ad affermarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Earth’s Future secondo la quale la Grande Mela si abbassa in media di uno o due millimetri l’anno, alcune aree anche al doppio della velocità. Dal 1950 ad oggi l’acqua che circonda New York City è aumentata di circa 22 centimetri soprattutto a causa dello scioglimento dei ghiacciai, con conseguente aumento dell’innalzamento dei mari. Il cambiamento climatico, inoltre, potrebbe aumentare la frequenza delle tempeste di quattro volte entro la fine del secolo.
A questo si aggiunge l’enorme mole delle infrastrutture che compongono il paesaggio di Manhattan, pari a 761 milioni di tonnellate secondo i ricercatori. Il peso dei grattacielo schiaccia un miscuglio di materiali diversi trovati nel terreno, una miscela di sabbie e argille che sono state ricostruite e che si aggiungono a un naturale effetto di affondamento.
«Una popolazione profondamente concentrata di 8,4 milioni di persone affronta vari gradi di pericolo a causa delle inondazioni a New York City», si legge nella pubblicazione. Tom Parsons, geofisico presso l’US Geological Survey, commenta: «non è qualcosa di cui preoccuparsi immediatamente, ma c’è questo processo in corso che aumenta il rischio di inondazione. Più il terreno è soffice, maggiore è la compressione degli edifici. Non è stato un errore costruire edifici così grandi a New York, ma dobbiamo solo tenere a mente che ogni volta che costruisci qualcosa lì, spingi il terreno un po’ di più».
Parsons ha sottolineato che New York e altre città costiere “devono pianificare tutto questo. Se ti esponi ripetutamente all’acqua di mare, puoi corrodere l’acciaio e destabilizzare gli edifici, cosa che chiaramente non vuoi. Anche le inondazioni uccidono le persone, il che è probabilmente la preoccupazione maggiore”. Negli ultimi anni New York ha affrontato l’uragano Sandy, 2012, e l’uragano Ida, 2021. Eventi estremi che hanno causato numerose vittime e diversi danni alle infrastrutture.
Una simile situazione ha già spinto le autorità indonesiane a spostare la capitale da Giacarta a Nusantara entro il 2024: la città, già al 40% sotto il livello del mare, affonda a una media di circa 7,5% centimetri all’anno e durante la stagione delle piogge viene invasa dall’acqua.
di: Alessia MALCAUS
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