In tutto il mondo sono 470 milioni i minori che vivono in una zona di conflitto

«Ci aspettiamo che il 2023 non sia migliore, anzi, potremmo raggiungere nuovi tristi record». Così Inger Ashing, direttrice generale di Save the Children International, presenta l’ultimo report dell’associazione che ci ricorda ancora una volta l’emergenza umanitaria causata dalle guerre. Secondo il report Stop the war, le zone di conflitto nel 2022 sono aumentate del 13%. In tutto il mondo almeno 470 milioni di bambini vivono in una zona di guerra.

Nel 2022 dunque si è registrato un nuovo picco delle violenze, con un “record” tutto negativo dal 2005 riguardo il numero di gravi violazioni perpetrate nei confronti dei minori.

8.647 bambini sono stati uccisi o mutilati; il Paese con il maggior numero di minori morti o che hanno subito mutilazioni è l’Ucraina, secondo il segretario generale dell’Onu.

Nella macabra classifica delle violenze, al secondo posto troviamo il reclutamento di minori nei conflitti, con 7610 bambini trascinati nell’esercito nel 2022. Un numero ancora una volta in aumento rispetto al 2021 (+20%).

di: Marianna MANCINI

FOTO: EPA/YAHYA ARHAB