ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

L’uomo, impegnato in una chat a sfondo erotico, non si accorse di aver travolto e trascinato fino a fine corsa il corpo della vittima

Un anno e 6 mesi di reclusione con pena sospesa e sospensione della patente per due anni. Questa la pena patteggiata dall’autista dell’Atm che nel 2020 travolse e uccise Cristina Conforti.

L’uomo non si accorse di aver urtato né il marciapiede né la donna perché impegnato in uno scambio di messaggi via Facebook per organizzare un incontro a scopo sessuale.

L’autista ha anche offerto una cifra a titolo di risarcimento a favore della sorella della vittima. Come si leggeva nella richiesta di rinvio a giudizio l’uomo “non prestava adeguata attenzione alla guida, essendo impegnato in conversazioni scritte via Facebook“, tanto da “urtare con lo pneumatico il cordolo in cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del pedone“, finendo per colpire la vittima “con il cristallo del parabrezza e proiettandola alla base dell’autobus” per poi investirla e “trascinarla fino alla fine della corsa“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO