Si trattava di Pedro Briones, esponente di Revolucion Ciudadana, il partito di sinistra dell’ex presidente Correa
La violenza politica ha ormai toccato un punto di non ritorno in Ecuador. Dopo l’omicidio di Fernando Villavicencio, candidato centrista alle elezioni presidenziali in programma per il 20 agosto, scorre ancora sangue ai seggi: due sicari in motocicletta hanno infatti ucciso anche Pedro Briones, esponente di Revolucion Ciudadana, il partito di sinistra dell’ex presidente Correa.
L’agguato è stato teso nella città di Esmeraldas, davanti alla parrocchia San Mateo, con un’arma da taglio che gli ha inferto due ferite mortali.
Rabbia e sgomento nei commenti dei compagni di partito di Briones, a partire dalla candidata alla presidenza Luisa Gonzalez che condanna l’omicidio: «L’Ecuador sta vivendo la sua epoca più sanguinosa – scrive. – Lo Stato è controllato dalle mafie».
Nei giorni scorsi era stata vittima di un agguato anche la candidata alle prossime elezioni per l’Assemblea nazionale Estefany Puente, rimasta però illesa.
Nel 2022 in Ecuador si sono registrate 25,32 morti violente ogni 100mila abitanti: è il dato più alto della storia del Paese, soffocato dalle piaghe della criminalità organizzata e del narcotraffico.  Â
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/Jose Jacome