Bruxelles lancia una nuova partnership con la Tunisia: alla firma presenti Saied, von der Leyen, Meloni e Rutte

Unione Europea e Tunisia hanno firmato il memorandum d’intesa che inaugura una nuova stagione di partenariato, “un pacchetto forte, che è un investimento nella nostra prosperità condivisa, nella stabilità e nelle generazioni future” da attuare rapidamente “in entrambe le sponde del Mediterraneo“.

I cinque pilastri

Il Memorandum of Understanding si basa “su cinque pilastri”, come elencati da Ursula von der Leyen: creare opportunità per i giovani tunisini. Per loro “ci sarà una finestra in Europa con l’Erasmus“. Per le scuole tunisine stanziati 65 milioni; sviluppo economico della Tunisia. La Ue aiuterà la crescita e la resilienza dell’economia tunisina; investimenti e commercio. “La Ue è il più grande partner economico della Tunisia. Ci saranno investimenti anche per migliorare la connettività della Tunisia, per il turismo e l’agricoltura“. 150 milioni verranno stanziati per il ‘Medusa submarine cable’ tra Europa e Tunisia.

E ancora, energia pulita. La Tunisia ha “potenzialità enormi” per le rinnovabili. L’Europa ha bisogno di “fonti per l’energia pulita. Questa è una situazione win-win. Abbiamo stanziato 300 milioni per questo progetto ed è solo l’inizio“; migranti. “Bisogna stroncare i trafficanti – dice Von der Leyen – e distruggere il loro business“. Ue e Tunisia coordineranno le operazioni Search and Rescue. Per questo sono stanziati 100 milioni di euro.

Rimpatri solo per i tunisini

Il memorandum prevede il rimpatrio in Tunisia soltanto dei migranti irregolari di nazionalità tunisina, e non di quelli di nazionalità differenti arrivati in Europa passando dal Paese nordafricano.
A riferirlo sono fonti comunitarie oggi, 17 luglio.

“Il testo non riguarda nello specifico il rimpatrio dei non tunisini transitati dalla Tunisia. Le autorità locali hanno espresso chiaramente la volontà di non diventare un Paese che fa da centro di accoglienza per i migranti irregolari che vengono rimpatriati dall’Europa. Le operazioni in materia di rimpatrio dei migranti saranno via via perfezionate dalla prossima settimana”, hanno sottolineato le fonti.

L’intesa prevede il rafforzamento della guardia costiera tunisina con 17 imbarcazioni riequipaggiate e otto nuove. L’Unione Europea prevede un aumento delle operazioni per intercettare i migranti in mare.

I commenti dei protagonisti

La firma è avvenuta al Palazzo Presidenziale di Cartagine alla presenza del presidente tunisino Kais Saied, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, della premier italiana Giorgia Meloni e quello dei Paesi Bassi, Mark Rutte.

La presidente della Commissione Ue ha così commentato la firma sui social: «il Team Europe torna a Tunisi. Eravamo qui insieme un mese fa per lanciare una nuova partnership con la Tunisia. E oggi la portiamo avanti. Oggi abbiamo raggiunto un risultato molto importante, frutto di un grande lavoro diplomatico. È un partenariato-modello».

La premier Meloni, invece, ha dichiarato: «è un importante lavoro di squadra che domani dovrà proseguire con la stessa determinazione. L’intesa sarebbe stata probabilmente impensabile alcuni mesi fa, lo dico con una punta di orgoglio, ma lo dico soprattutto con grande gratitudine verso la commissione Ue e verso i nostri partner».

Infine, il presidente tunisino Saied ha detto in conferenza stampa che “questo memorandum d’intesa che abbiamo firmato” va “attuato il prima possibile“. «Il Paese africano non ha missili intercontinentali e non li vuole ma abbiamo una sovranità intercontinentale. Vogliamo rapporti alla pari. Vi devo ringraziare tutti e in particolare la premier Meloni per aver risposto immediatamente per l’iniziativa tunisina di organizzare un vertice per tutti i Paesi interessati. Perché la soluzione a questa situazione disumana non può’ che essere comune e in particolare per affrontare le cause prima degli effetti», ha aggiunto.

«Con l’Ue dobbiamo trovare delle vie di collaborazione alternative a quelle con il Fmi, che è stato stabilito dopo la seconda Guerra mondiale. Un regime che divide il mondo in due metà: una metà per i ricchi e una per i poveri e che non doveva esserci», ha ancora sottolineato.

Conferenza internazionale sulla migrazione

Ora l’appuntamento si rinnova al prossimo 23 luglio, a Roma, dove si terrà la conferenza internazionale sulla migrazione. «Fra i protagonisti ci sarà il presidente Saied e parteciperanno altri capi di Stato e di governo dei Paesi del Mediterraneo. È un altro importante passo per affrontare la cooperazione mediterranea con un approccio integrato e io lo considero come l’inizio di un percorso che può consentire una partnership diversa da quella che abbiamo avuto nel passato», ha annunciato Meloni in conferenza stampa.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/ FILIPPO ATTILI – PALAZZO CHIGI