La presidente della Commissione illustra i traguardi e gli obiettivi ancora da raggiungere
C’era attesa per il discorso sullo stato dell’Unione in programma oggi. Dalla bocca della presidente della Commissione dell’Unione europea, Ursula von der Leyen, è uscito un resoconto su traguardi raggiunti e nuovi obiettivi. Nel corso della legislatura il 90% delle proposte politiche, al momento, è stato concretizzato.
Von der Leyen si attendeva parlasse della situazione in Ucraina, dell’allargamento dell’Unione, ma anche del dossier migrazione e dei rapporti con la Cina. Oltre a queste tematiche principali, von der Leyen lascerà – come di consueto – la parola anche a diversi “ospiti”.
Per Ursula von der Leyen si tratta dell’ultimo discorso sullo stato dell’Unione, ma da quanto si apprende la presidente non intende soffermarsi su una sua possibile candidatura come Spitzenkandidaten né su tematiche connesse alle elezioni Europee, mente intende mettere a fuoco l’iniziativa per l’intesa sul nuovo Patto di stabilità.
Il discorso di von der Leyen
La presidente ha iniziato il suo discorso spiegando che “l’Europa deve dare risposte alle sfide della Storia“, aggiungendo poi che “il voto di giugno è un’occasione utile per il futuro europeo. Tra poco meno di 300 giorni, gli europei andranno alle urne nella nostra democrazia unica e straordinaria. Come ogni elezione, sarà un momento in cui le persone rifletteranno sullo stato della nostra Unione e sul lavoro svolto da coloro che le rappresentano. Ma sarà anche il momento di decidere che tipo di futuro e che tipo di Europa vogliono“. Von der Leyen ha poi illustrato come il compito dell’Unione, nei prossimi mesi, debba iniziare “on il guadagnarsi la fiducia degli europei per affrontare le loro aspirazioni e ansie. E nei prossimi 300 giorni dobbiamo finire il lavoro che ci hanno affidato“.
La presidente della Commissione ha anche parlato di violenza sulle donne: «so che quest’Aula sostiene la nostra proposta sulla lotta alla violenza contro le donne. Anche qui vorrei che si trasformasse in legge un altro principio fondamentale: No, significa no. Non può esserci vera uguaglianza senza libertà dalla violenza».
In merito al Green Deal von der Leyen ha sottolineato che “manteniamo la rotta” e “rimaniamo ambiziosi. Manteniamo la nostra strategia di crescita. E ci impegneremo sempre per una transizione giusta ed equa. Entrando nella fase successiva del Green Deal europeo, una cosa non cambierà mai: continueremo a sostenere l’industria europea durante questa transizione“. Grazie al Green Deal per l’Unione sarà possibile intraprendere “un viaggio equo per tutte le persone coinvolte, con posti di lavoro dignitosi e la solenne promessa di non lasciare indietro nessuno. Basti pensare ai posti di lavoro nel settore manifatturiero e alla competitività: un tema di cui si discute molto in questi giorni“. Von der Leyen ha poi aggiunto che “la nostra industria e le nostre aziende tecnologiche amano la concorrenza. Sanno che la concorrenza globale fa bene agli affari“. «Quattro anni fa, il Green Deal europeo è stata la nostra risposta alla chiamata della storia. E quest’estate, la più calda mai registrata in Europa, ce lo ha chiaramente ricordato. La Grecia e la Spagna sono state colpite da devastanti incendi, e solo poche settimane dopo sono state colpite nuovamente da devastanti inondazioni. E abbiamo visto il caos e la carneficina provocati da condizioni meteorologiche estreme, dalla Slovenia alla Bulgaria e in tutta la nostra Unione. Questa è la realtà di un pianeta in ebollizione» ha sottolineato.
La presidente ha poi annunciato che “la Commissione sta avviando un’indagine anti-sovvenzioni nel settore elettrico dei veicoli provenienti dalla Cina“, dato che “i mercati globali sono inondati di auto elettriche cinesi più economiche” con prezzi però “mantenuti artificialmente bassi da ingenti sussidi statali. Questo distorce il nostro mercato. E poiché non lo accettiamo dall’interno, non lo accettiamo dall’esterno“, assicurando che l’Unione sia “aperta alla concorrenza” ma non a “una corsa al ribasso. Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali“. Aggiunge von der Leyen: «è altrettanto fondamentale mantenere aperte le linee di comunicazione e di dialogo con la Cina. Perché ci sono anche temi in cui possiamo e dobbiamo collaborare. Eliminare i rischi, non separarci: questo sarà il mio approccio con la leadership cinese al vertice Ue-Cina entro quest’anno».
A proposito dell’energia eolica von der Leyen ha spiegato che la Commissione è in procinto di presentare “un pacchetto di misure europee sull’energia eolica, in stretto coordinamento con l’industria e i Paesi membri” e che “accelereremo ulteriormente il rilascio dei permessi. Miglioreremo i sistemi di aste in tutta l’Ue“.
Come obiettivi futuri Ursula von der Leyen pone tre “grandi sfide economiche”, con “la carenza di manodopera e di competenze, inflazione e la semplificazione degli affari per le nostre aziende“. «La prima riguarda il nostro mercato del lavoro. Non abbiamo dimenticato i primi tempi della pandemia globale. Quando tutti prevedevano una nuova ondata di disoccupazione di massa stile 1930. Ma noi abbiamo sfidato questa previsione. Con Sure – la prima iniziativa europea di lavoro a tempo ridotto – abbiamo salvato 40 milioni di posti di lavoro. Questa è l’economia sociale di mercato europea in azione. Christine Lagarde e la Bce stanno lavorando duramente per tenere sotto controllo l’inflazione. Sappiamo che il ritorno all’obiettivo di medio termine della Bce richiederà del tempo». Non dimentica di sottolineare anche la “grande sfida economica” che è l’inflazione, che continua a essere “persistentemente elevata“, ma sostiene von der Leyen “la buona notizia è che l’Europa ha iniziato a ridurre i prezzi dell’energia“. Le sfide di “lavoro, inflazione e ambiente commerciale arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione pulita. Dobbiamo quindi guardare avanti e stabilire come rimanere competitivi mentre lo facciamo. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi – una delle grandi menti economiche europee – di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea“.
«Dobbiamo mostrare nei confronti dell’Africa la stessa unità di intenti che abbiamo dimostrato nei confronti dell’Ucraina. Dobbiamo concentrarci sulla cooperazione con i governi legittimi e le organizzazioni regionali. E dobbiamo sviluppare un partenariato reciprocamente vantaggioso che si concentri su questioni comuni per l’Europa e l’Africa. Per questo motivo, insieme all’Alto rappresentante Borrell, lavoreremo a un nuovo approccio strategico da portare avanti alla prossima riunione Ue-Unione Africana» ha dichiarato von der Leyen. Mentre a proposito della gestione dell’immigrazione ha spiegato che “il nostro lavoro sulla migrazione si basa sulla convinzione che l’unità sia alla nostra portata” in modo tale da assicurare “sicurezza e umanità. Un accordo sul patto non è mai stato così vicino. Il Parlamento e il Consiglio hanno l’opportunità storica di superarlo. Dimostriamo che l’Europa può gestire la migrazione in modo efficace e compassionevole“. La presidente ha poi ricordato la firma del “partenariato con la Tunisia che apporta vantaggi reciproci oltre la migrazione: dall’energia e l’istruzione, alle competenze e alla sicurezza. E ora vogliamo lavorare su accordi simili con altri Paesi“
«Sono orgogliosa di annunciare che la Commissione proporrà di estendere la nostra protezione temporanea agli ucraini nell’Ue. Il nostro sostegno all’Ucraina continuerà. Solo quest’anno abbiamo fornito 12 miliardi di euro per contribuire al pagamento di salari e pensioni. Per contribuire al funzionamento di ospedali, scuole e altri servizi. E con la nostra proposta Asap stiamo incrementando la produzione di munizioni per far fronte alle necessità immediate dell’Ucraina» ha aggiunto von der Leyen, ricordando anche che per l’Ucraina “abbiamo proposto altri 50 miliardi di euro in quattro anni per investimenti e riforme. Questo aiuterà a costruire il futuro dell’Ucraina per ricostruire un Paese moderno e prospero. E questo futuro è chiaro da vedere. Questo Parlamento lo ha detto ad alta voce: Il futuro dell’Ucraina è nella nostra Unione. Il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione. Il futuro della Moldavia è nella nostra Unione. E so bene quanto sia importante la prospettiva dell’Ue per molti abitanti della Georgia“. A proposito di allargare l’Unione von der Leyen ha sottolineato che “Bulgaria e Romania fanno parte della nostra area Schengen. Quindi facciamole finalmente entrare, senza ulteriori indugi” e ha applaudito alle “migliori pratiche sia in materia di asilo che di rimpatri” dei due Paesi. La presidente ha poi sottolineato che l’adesione all’Unione europea “è basata sul merito e la Commissione difenderà sempre questo principio. Ci vuole duro lavoro e leadership. Ma ci sono già molti progressi” dato che “abbiamo visto i grandi passi avanti già compiuti dall’Ucraina da quando le abbiamo concesso lo status di candidato. E abbiamo visto la determinazione di altri Paesi candidati ad attuare riforme“.
A proposito dell’Intelligenza Artificiale la presidente ha illustrato come si stiano gettando “le basi per un sistema di governance unico in Europa. Ma dovremmo anche unire le forze con i nostri partner per garantire un approccio globale alla comprensione dell’impatto dell’IA nelle nostre società. Pensiamo all’inestimabile contributo dell’Ipcc per il clima, un panel globale che fornisce gli ultimi dati scientifici ai responsabili politici. Abbiamo bisogno di un organo simile sull’IA; sui suoi rischi e benefici per l’umanità“. Poi è tornata sulla strategia europea che deve “”guidare l’innovazione in modo responsabile. Grazie ai nostri investimenti degli ultimi anni, l’Europa è diventata leader nel supercalcolo, con 3 dei 5 supercomputer più potenti al mondo. Dobbiamo trarre vantaggio da questa situazione. È per questo che oggi posso annunciare una nuova iniziativa per aprire i nostri computer ad alte prestazioni alle start-up di IA per addestrare i loro modelli.
In conclusione Ursula von der Leyen ha ringraziato Parlamento, Stati membri e il team di commissari che hanno reso possibile il raggiungimento dei “risultati sperati e oltre il 90% degli orientamenti politici che ho presentato nel 2019. Insieme, abbiamo dimostrato che quando l’Europa è coraggiosa, riesce a portare a compimento le cose” e ha aggiunto che “il nostro lavoro è lungi dall’essere finito, quindi restiamo uniti. Prepariamoci per domani“.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: EPA/JULIEN WARNAND