La difesa dell’ex presidente ha negoziato una cauzione di 200mila dollari dopo l’incriminazione ad Atlanta
Dopo l’incriminazione arrivata per aver tentato di sovvertire il voto del 2020 nello Stato della Georgia, Donald Trump – o meglio il suo pool di avvocati – ha negoziato una cauzione da 200mila dollari con la procura della Contea di Fulton ad Atlanta.
Durante il processo, Trump non potrà intimidire testimoni o imputati e non potrà comunicare direttamente con loro. Gli è vietato fare qualsiasi “minaccia diretta o indiretta di qualsiasi natura contro la comunità o qualsiasi proprietà nella comunità”, inclusi “post sui social media o ripubblicazioni di post” da parte di altri sui social media. Lo prevede l’accordo per la sua cauzione secondo quanto riporta ANSA, che gli consente di evitare l’apparizione iniziale in tribunale ma non le formalità dell’arresto quando si costituirà al carcere della contea di Fulton, cosa che deve avvenire entro venerdì.
Intanto il primo dei 19 imputati, Scott Hall, si è costituito in carcere ad Atlanta. L’uomo, un osservatore elettorale pro-Trump è accusato di aver violato l’ufficio elettorale di una contea. Iniziano anche a evidenziarsi le prime crepe: l’ex presidente del partito repubblicano della Georgia, David Shafer, che guidò la delegazione statale dei 16 falsi elettori, ha affermato in un atto giudiziario che lui e i falsi elettori “agirono su ordine del presidente in carica e di altri dirigenti federali”.
Confermando un’indiscrezione della Cnn, Trump ha scritto sul suo social che “giovedì andrò ad Atlanta per essere arrestato da un procuratore di estrema sinistra“. La medesima accusa pende su altre 18 persone.
di: Micaela FERRARO
aggiornamento di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/ALEX WROBLEWSKI