La donna non era imparentata con il fondatore del famoso marchio di macchine del caffè
La 73enne Fiorenza Rancilio è stata rinvenuta cadavere con una grande lesione alla testa in un’abitazione di via Crocefisso, nel centro di Milano.
Il figlio della donna, che si trovava in casa quando i carabinieri hanno rinvenuto il corpo della donna, è stato interrogato ed è indagato per omicidio volontario: a breve verrà formalizzato il fermo. Guido Pozzolini Gobbi Rancilio, questo il nome del 35enne, è ricoverato al Policlinico di Milano dove, secondo quanto riportato dall’ANSA, era stato trasferito in stato catatonico. Secondo la ricostruzione della pm Ilaria Perinu e dei carabinieri il Guido Rancilio ha ucciso la madre con un attrezzo da palestra. Il 37enne soffrirebbe di acclarati disturbi psichiatrici, ma al momento agli inquirenti non risulta un percorso documentabile fatto di ricoveri e terapie, nelle prossime ore verrà chiesta la convalida del fermo di polizia e la custodia cautelare in carcere.
La 73enne era figlia di Gervaso Rancilio, e non aveva alcuna parentela con Roberto, che fondò le “Officine Meccaniche Roberto Rancilio” 1926. La donna si occupava della gestione degli immobili ereditati da suo padre.
di: Flavia DELL’ERTOLE
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