Il brand nato da una storia trentennale che ha fatto delle tradizioni della cucina italiana il proprio core business
Nato nel gennaio 2023 dall’esperienza trentennale del suo fondatore, A Tavola! è più di un’azienda: è un concept, un brand, una rete, una famiglia, che ha fatto del concetto stesso del “sedersi a tavola” il proprio core business. Ne abbiamo parlato con il fondatore Carlo Nardo e con la direttrice marketing Roberta Pierro.
Come nasce A Tavola!?
«A Tavola! è una startup. Si tratta di un brand nuovo, sì, ma con una lunga storia alle spalle uno studio lungo un anno. Ha un’anima ben definita che prende corpo da un sogno: ci siamo immaginati una tavola imbandita intorno alla quale si siedono quotidianamente le famiglie italiane, in un momento di grande convivialità e condivisione. È questo che noi vogliamo fare, vendere ed esportare quel sentimento che rappresenta così bene la nostra anima e la nostra cultura italiana: perciò produciamo prodotti culinari tipici e li distribuiamo, immaginando di fare un viaggio attraverso tutte le Regioni italiane sedendoci a tavola con le famiglie per capire cosa mangiano».
Come distribuite i vostri prodotti?
«Abbiamo scelto di appoggiarci a una rete di vendita molto specifica: i mercati rionali che sono il cuore pulsante delle città italiane. Ogni giorno i prodotti freschi vengono consegnati ai rivenditori che poi, con i loro camioncini brandizzati, vendono tutte le specialità del pastificio in modo conviviale, instaurando un rapporto stretto con i clienti».
A Tavola! porta in giro per l’Italia e non solo le ricette tradizionali del Belpaese preparate con prodotti di alta qualità, DOP e IGP. Non si tratta solo di pasta fresca e ripiena ma anche di sughi, salse e in generale prodotti gastronomici in un catalogo molto ampio che va dai formaggi più ambiti del nord Italia agli arancini più saporiti della Sicilia.
Qual è il vostro punto di forza?
«Abbiamo sempre puntato molto sulla qualità. Non vogliamo trasformare il nostro in un prodotto di nicchia ma vogliamo aumentare la qualità di tutti i prodotti sul nostro mercato. Capiamo anche l’importanza fondamentale del farsi conoscere quindi abbiamo puntato su una strategia pubblicitaria mirata, unendo così la tradizione dei nostri prodotti all’innovazione dei tempi in cui viviamo. E poi ovviamente la differenza la fanno i nostri rivenditori: con A Tavola! ci siamo promessi di creare una rete di persone affini, legate da un senso di appartenenza paragonabile a quello di una grande famiglia».
Quali sono i vostri programmi per il futuro?
«Vogliamo aprire nuovi canali di innovazione ed espanderci all’estero. Il nostro è un modello di business esportabile e perseguiremo questo obiettivo, non solo sui mercati rionali che sono realtà tipicamente nostrane ma andando a studiare e inserirci nelle tradizioni dei Paesi in cui approdiamo, per esempio nelle bakery di quartiere. Lavoreremo per cercare nuovi sbocchi per il nostro brand, mantenendo sempre alti gli standard di qualità che ci hanno caratterizzato fino ad oggi. Vogliamo continuare il nostro viaggio insomma, andando idealmente a sederci ogni giorno a tavola con persone sempre diverse».
Tra le linee di prodotto più distintive A Tavola! c’è la linea di ravioli ispirati ognuno a una Regione italiana: è questa la chiave per comprendere la filosofia aziendale di questa startup, che produce dei veri e propri “tesori” nostrani e li distribuisce attraverso la rete sempre in espansione di rivenditori operanti nei mercati, affondando le radici nella migliore delle tradizioni italiane, per raggiungere il cuore dei propri clienti, offrendo loro non solo prodotti buoni per il palato, ma ricordi ed emozioni che fanno bene al cuore.