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La testata ha pubblicato un documento sugli averi della famiglia reale britannica. Nel mirino anche l’inchiesta, sostenuta da re Carlo, sui legami tra monarchia e schiavitù

C’è grande attesa per l‘incoronazione di Carlo III, che si terrà il 6 maggio nell’abbazia di Westminster. Alcuni media britannici, però, hanno deciso di proporre una contronarrazione dell’evento. È il caso del Guardian, che ha pubblicato il dossier The Cost of the Crown, volto a fare luce sugli averi e le ricchezze della famiglia reale. Nel documento, attraverso vari approfondimenti, la testata esamina aspetti che solitamente Buckingham Palace non divulga, come la fonrt di reddito dei Windsor.

Il Guardian ha posto al palazzo le domande più gettonate, come “Quanto costerà l’incoronazione di Carlo?” o “Quale aliquota fiscale pagherà il nostro nuovo re sui suoi redditi privati?”, ma dalla residenza ufficiale del sovrano non sono arrivate vere e proprie risposte.

«Quando la regina Elisabetta II è morta tutti hanno applaudito al modo calmo con cui ha gestito il regno, o alla sua presunta non interferenza nella politica britannica – ha scritto il quotidiano britannico – Nessuno ha fatto cenno a un altro tratto distintivo del suo regno: il velo di segretezza oscurante, che ha dato origine a un modo di pensare per cui il popolo britannico è privato delle informazioni più elementari sulla monarchia».

I ducati di Lancaster e Cornovaglia

Il Guardian ha rivelato che Elisabetta II, scomparsa nel settembre 2022, e Carlo hanno incassato più di 1,2 miliardi di sterline da due proprietà ereditarie, i ducati di Lancaster e Cornovaglia, su cui non pagano le tasse. Stando a quanto riferito dalla testata, il reddito dai ducati è cresciuto di 16 volte durante il regno di Elisabetta. Nel 2022 l’allora sovrana e il primogenito avrebbero ricevuto 21 milioni di sterline ciascuno dai ducati, nonostante non sia affatto certo che i redditi delle due proprietà spettino alla famiglia, e non al Paese.

Senza contare il denaro ricevuto dai Windsor come finanziamenti pubblico in cambio dei loro impegni ufficiali. Il sovrano riceverebbe circa 86 milioni di sterline all’anno dalle casse dello Stato. In seguito a una decisione dell’ex primo ministro David Cameron del 2011, il re potrebbe, inoltre, rivendicare 250 milioni di sterline. Carlo, però, ha deciso di non volere il denaro in più.

L’inchiesta sui legami tra corona britannica e schiavitù

Tra le questioni più spinose c’è sicuramente quella he riguarda i legami tra la monarchia e la schiavitù. Recentemente Charles III ha dato l’ok a un’inchiesta sul coinvolgimento della corona britannica nella tratta degli schiavi. Il via libera, stando a quanti riferito dall’AGI, sarebbe però arrivato dopo la pubblicazione di un documento inedito da parte del Guardian che mostra il trasferimento di 1000 sterline in azioni della Royal African Slave Trading Company da parte del commerciante di schiavi Edward Colston a uno degli antenati reali, Guglielmo III. Buckingham Palace non ha commentato il documento ma ha riferito di sostenree un progetto di ricerca sul tema, che dovrebbe concludersi nel 2026.

Il nodo “Koh-i-noor”

Alcuni documenti dell’India Office, testimonierebbero il saccheggio di alcuni tesori di inestimabile valore all’India, poi finiti nella collezione reale. Tra questi ci sarebbe il celebre Koh-i-noor, un diamante di oltre 105 carati incastonato nella corona della Regina Madre, da alcuni definito un simbolo di “conquista colonialista” da parte dell’Impero britannico.

di Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/NEIL HALL