Il caso è stato portato alla luce dall’ex primario di anestesia e rianimazione all’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, Paolo Malacarne

Al quotidiano toscano Il Tirreno l’ex primario di anestesia e rianimazione all’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, Paolo Malacarne, ha reso noto di aver aiutato a morire un 40enne di Piombino nei primi mesi del 2023.

Il suicidio assistito è avvenuto dopo il via libera del Sistema sanitario regionale, alla luce della sua grave invalidità. Malacarne ha annunciato che ne parlerà diffusamente nel seminario L’aiuto al suicidio come diritto?‘ al Sant’Anna di Pisa. Nel suo intervento partirà “proprio da questa esperienza di medico e uomo” senza però dare indicazioni sul paziente, dato che “lui e la sua famiglia mi hanno scelto come medico facendo espressa richiesta di non rivelare informazioni che consentano di individuarlo“.

A differenza del caso in Friuli Venezia Giulia l’Asl Toscana Nord Ovest, una delle prima aziende sanitaria a dotarsi di regolamento per i casi di morte assistita, non ha fornito il farmaco e i macchinari utili al suicidio, “perché non è specificato nelle linee guide” dell’Asl Nord Ovest ha spiegato Malacarne. Secondo quanto riporta Il Tirreno la famiglia del 40enne ha procurato il necessario e poi il medico ha assistito l’uomo fino alla fine.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: PIXABAY