L’ex senatore sarà sentito dai pm fiorentini il prossimo 18 luglio
Nuovo risvolto nelle indagini sulle stragi di mafia del 1992, sulle quali indagano i pm fiorentini. Mercoledì 12 luglio gli agenti della Dia di Firenze hanno perquisito l’abitazione di Marcello dell’Utri. Le perquisizioni, come riporta Repubblica e confermerebbero poi alcune fonti della Procura, hanno riguardato anche gli uffici a Milano dell’ex senatore. Sarebbero stati sequestrati alcuni elementi utili alle indagini.
Dell’Utri sarà chiamato a Firenze per un interrogatorio il prossimo 18 luglio. Il sospetto dei pm è che l’imprenditore abbia sollecitato Graviano, boss di Cosa Nostra, a “organizzare e attuare la campagna stragista e, comunque, a proseguirla, al fine di contribuire a creare le condizioni per l’affermazione di Forza Italia, fondata da Silvio Berlusconi, al quale ha fattivamente contribuito Dell’Utri, nel quadro di un accordo, consistito nello scambio tra l’effettuazione, prima, da parte di Cosa nostra, di stragi, e poi, a seguito del favorevole risultato elettorale ottenuto da Berlusconi, a fronte della promessa da parte di Dell’Utri, che era il tramite di Berlusconi, di indirizzare la politica legislativa del Governo verso provvedimenti favorevoli a Cosa nostra in tema di trattamento carcerario, collaboratori di giustizia e sequestro di patrimoni, ricevendo altresì da Cosa nostra l’appoggio elettorale in occasione delle elezioni politiche del marzo 1994“. Lo riporta Repubblica.
Una sorta di strategia del terrore che preparasse il terreno alla discesa in campo del Cavaliere e che puntava a “indebolire il Governo Ciampi“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/MASSIMO ALBERICO