L’allarme lanciato dagli animalisti: “fenomeno ricorrente”
Secondo quanto dichiara il Fondo internazionale per il benessere degli animali Ifaw, la siccità continua a mietere vittime tra gli elefanti.
Almeno 100 di questi animali sono morti nel più grande parco nazionale dello Zimbabwe a causa del prosciugamento delle pozze d’acqua e il fenomeno è ricorrente: nel 2019 erano stati 200 gli elefanti morti per mancanza d’acqua.
“Una prolungata stagione secca ha ridotto le pozze d’acqua, un tempo abbondanti, a pozzanghere fangose” nel Parco nazionale di Hwange, il più grande del Paese, che si estende per oltre 14.600 chilometri quadrati e ospita circa 45mila elefanti. “Almeno 100 elefanti sono già morti a causa della mancanza d’acqua”, ha dichiarato l’Ifaw in un comunicato.
Secondo l’associazione, “nonostante disponga di 104 pozzi alimentati a energia solare, le autorità del parco affermano che non sono sufficienti e non sono all’altezza delle temperature estreme che prosciugano le pozze d’acqua esistenti, costringendo la fauna selvatica a percorrere lunghe distanze alla ricerca di cibo e acqua”.
A settembre, le autorità del parco avevano riferito come molti animali si fossero spostati nel Botswana inseguendo acqua e cibo.
L’Africa meridionale è considerata una regione a rischio per il cambiamento climatico perché deve far fronte a una maggiore probabilità di fenomeni di caldo estremo e a una riduzione delle precipitazioni, causate dal surriscaldamento delle temperature globali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: PIXABAY