G20

Disordini a Nuova Delhi, arrestati esuli tibetani in protesta davanti ambasciata cinese

È ancora in corso il G20 dei ministri degli Esteri in India.

Questa mattina, 2 marzo, il ministro spagnolo Jose Manuela Albares ha dichiarato che ritiene “improbabile che la Russia accetti una dichiarazione comune del G20”.

Anche la Cina si è unita a Putin nel rifiuto di firmare la dichiarazione dei ministri degli Esteri, riuniti al G20 in India, che domanda a Mosca di interrompere le ostilità in Ucraina.

I due Paesi sono stati gli unici membri del G20 a non accettare la dichiarazione che chiedeva il “ritiro completo e incondizionato della Russia dal territorio dell’Ucraina”.

Disordini in India durante il G20

Oltre 10 esuli tibetani sono stati arrestati davanti all’ambasciata cinese di Nuova Delhi mentre cercavano di entrare nel complesso di massima sicurezza. I manifestanti protestavano contro la visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi.

Severino apre il G20 anti corruzione

Al G20 Anti-Corruption Working Group l’Italia ha deciso di sottoporre all’attenzione internazionale le nuove forme della “corruzione liquida” e le modalità di corruzione che le mafie utilizzano per insediarsi nella pubblica amministrazione.

La prima riunione del gruppo si è tenuta oggi vicino a New Delhi, qui sono stati adottati 25 set di principi e standards e diversi documenti guida e compendi in materia di anticorruzione.

Paola Severino ha parlato in apertura di lavori e ha spiegato: «l’Italia ha fortemente sviluppato una strategia di prevenzione della corruzione, piuttosto che concentrarsi principalmente sull’approccio repressivo, come avveniva in passato. Un approccio preventivo è, infatti, cruciale nella lotta alla corruzione poiché sono in gioco la fiducia dei cittadini, l’efficacia delle istituzioni, lo sviluppo economico e la sicurezza dello Stato, e un intervento repressivo ex post non può inibire le conseguenze nefaste della corruzione».

«Particolare attenzione va data anche a specifiche, nuove forme di corruzione: siamo pienamente consapevoli che forme e manifestazioni del fenomeno sono in continua evoluzione, e nuove vulnerabilità (come ad esempio a seguito della crisi pandemica) aumentano le opportunità e gli incentivi. Le nuove sfide richiedono quindi un impegno più forte da parte dei governi e delle società civili per affrontarle a livello globale – prosegue Severino. – L’odierna economia globalizzata ha introdotto nuove e sofisticate forme di corruzione, sempre più legate a reati gravi, anche utilizzando la corruzione per facilitare e consentire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore pubblico e privato».

«La corruzione è infatti un fenomeno multiforme con una forte dimensione transnazionale. Per questo motivo è importante coordinare gli sforzi a livello internazionale e sovranazionale per produrre standard giuridici e regole comuni per combattere la corruzione – ha spiegato l’ex guardasigilli. – È quindi necessaria un’ulteriore armonizzazione giuridica, sia a livello di hard che di soft law, attraverso strumenti giuridici vincolanti e non vincolanti, seguendo il percorso indicato dall’ACWG, nei suoi High-Level Principles. Finora sono stati compiuti molti passi avanti, ad esempio nel campo del whistleblowing a livello europeo, ma permangono ancora molte criticità, come ad esempio per quanto riguarda l’effettiva tutela della titolarità effettiva, le porte girevoli, la regolamentazione delle lobby e soprattutto il conflitto di interessi, considerando che la maggior parte i comportamenti corruttivi dipendono principalmente dalla confusione tra interesse pubblico e privato».

Secondo l’ex ministra è “fondamentale” per la lotta alla corruzione “consentire ai paesi di affrontare la corruzione a livello operativo attraverso l’assistenza tecnica e gli sforzi di rafforzamento delle capacità. In questa prospettiva, i programmi di cooperazione e collaborazione sono cruciali per sostenere i paesi che combattono la corruzione e promuovono il buon governo. Il buon governo, lasciatemi sottolineare questo concetto, comprende un governo aperto, al fine di promuovere la trasparenza, la responsabilità, la partecipazione civica e l’integrità” e “le riforme sono necessarie e, in molti casi, sono state attuate, con diversi gradi di successo. Le riforme, però, vanno misurate, per accertare la portata dell’impatto sull’agenda globale delle strategie sviluppate dal Gruppo di Lavoro Anticorruzione negli ultimi 12 anni

«Per quanto riguarda il futuro, siamo chiamati ad affrontare nuove sfide, che non possiamo ignorare. In primo luogo, il tema della misurazione della corruzione che, nonostante i forti progressi compiuti negli ultimi anni, rappresenta ancora una criticità, poi il rapporto tra genere e corruzione. Il G20 nel suo piano d’azione anticorruzione 2022-2024 ha identificato alcune questioni trasversali – conclude Severino. – È essenziale migliorare la nostra comprensione dei legami tra genere e corruzione per identificare i modi per prevenirla e affrontarla, compresi i modi in cui la corruzione può colpire le donne e gli uomini in modo diverso, e continueremo a promuovere la parità di genere e l’emancipazione delle donne, integrandolo nella legislazione pertinente, nello sviluppo delle politiche, nella ricerca, nei progetti e nei programmi, a seconda dei casi e in conformità con i principi fondamentali del diritto interno».

di: Flavia DELL’ERTOLE

Aggiornamento di: Micaela FERRARO e Alice GEMMA

FOTO: EPA/HARISH TYAGI