ANSA/Francesco Ammendola

Il capo dello Stato affronta il tema dei migranti: “al cordoglio devono seguire scelte concrete”

Il capo dello Stato Sergio Mattarella è intervenuto a Potenza all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università della Basilicata. In questa occasione ha parlato del naufragio di Cutro: «di fronte all’evento drammatico che si è consumato ma ancor più a quel che questo raffigura di condizioni drammatiche in Afghanistan come in altri Paesi, il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti: dell’Italia, per la sua parte, dell’Unione europea, di tutti i Paesi che ne fanno parte, perché questa è la risposta vera da dare a quel che è avvenuto, a queste condizioni che, con violazioni di diritti umani e della libertà, colpiscono tutti, in qualunque parte del mondo.

L’unicità del genere umano ricorda il valore della indivisibilità dei diritti umani e della libertà. In qualunque comunità la libertà non è effettiva se non è appannaggio di tutti e il mondo intero è ormai sempre più una comunità raccolta, con ormai nessuna distanza effettiva, interconnessa, dentro la quale la mancanza di libertà colpisce tutti, ovunque. Questo richiamo è per noi particolarmente avvertito in questi giorni. A non molta distanza da qui, sulle coste di Calabria, giorni fa si è verificato un evento tragico, che ha coinvolto interamente la commozione del nostro Paese.

I profughi afghani hanno fatto tornare innanzi tutto in mente quanto quasi due anni fa il nostro Paese ha fatto nel momento in cui i Talebani occupavano Kabul, per portare in Italia non soltanto i nostri militari lì in missione, ma tutti i cittadini afghani che avevano collaborato con la nostra missione. Non ne abbiamo lasciato nessuno, li abbiamo tutti accolti qui in Italia. Questo ci fa tornare alla mente le immagini televisive della grande folla di afghani all’aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio in aereo per recarsi altrove, ci fa quindi comprendere il perché intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare con sofferenza, come sempre avviene, la propria terra, per cercare un avvenire altrove, per avere possibilità di un futuro altrove».

Mattarella ha ringraziato Pegah Moshir Pour, iraniana, attivista per i diritti umani e digitali, intervenuta all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Basilicata: «la sua presenza stessa, le parole che ha pronunziato, sono un forte richiamo ai diritti umani, alla libertà. Anzi tutto pensando al Paese da cui è venuta qui, di grandi tradizioni storiche e culturali di grande civiltà, che vede un regime che soffoca i propri figli ed è questa l’antitesi all’enunciazione dei diritti umani e della libertà».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/Francesco Ammendola