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Sono state rubate le identità di di circa 620 giovani per ottenere falsi voucher d’acquisto

I carabinieri, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Trieste, hanno scoperto una maxi truffa sul Bonus Cultura, estesa a tutta Italia.

Alcune persone hanno sottratto l’identità di giovani appena maggiorenni – si stima circa 620 in tutta la Penisola, ma il numero potrebbe aumentare – fingendosi impiegati degli Uffici Anagrafe comunali, “facilitatori” addetti alla procedura del Bonus Cultura, e hanno, poi, utilizzato i dati per accedere abusivamente a 18app e ottenere voucher d’acquisto falsi. Successivamente hanno attivato uno SPID con le generalità reali dei giovani ma attraverso un provider differente rispetto al fornitore del sistema SPID usato dagli adolescenti, per fare acquisti da ditte definite “complici”, riferisce l’ANSA.

Stando a quanto riferito la truffa si aggirerebbe introno ai 300mila euro.

Sangiuliano: “ennesima truffa, sul Bonus Cultura avevamo ragione noi”

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha commentato la vicenda. «L’ennesima truffa portata alla luce dalle indagini della Procura di Trieste conferma che sul Bonus Cultura avevamo ragione e la decisione di superare questo strumento, introducendo la Carta Giovani e la Carta del Merito, è stata corretta – ha dichiarato il ministro – Questa nuova vicenda aggiunge elementi preoccupanti al già folto elenco di casi di raggiri: secondo la ricostruzione degli inquirenti, i giovani appena maggiorenni sarebbero stati vittime di furto di dati carpiti da una banda di malviventi allo scopo di ottenere falsi voucher d’acquisto grazie alla 18app».

di: Francesca LASI

FOTO: PIXABAY