33 imbarcazioni giunte nell’isola solo nella notte tra 11 e 12 settembre
33 piccole imbarcazioni hanno raggiunto Lampedusa a partire dalla mezzanotte del 12 settembre. La situazione per la prima accoglienza di persone migranti si fa sempre più complicata dato che nell’hotspot lampedusano sono presenti oltre duemila persone. In totale dalla mezzanotte sono avvenuti sono 68 sbarchi, e in 2.472 persone migranti sono state registrate a Lampedusa.
I barchini hanno portato sull’isola 477 persone per lo più provenienti da Nigeria, Sierra Leone, Sudan, Ciad, Tunisia, Guinea e Camerun.
La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di circa 600 persone che andranno a Porto Empedocle su un traghetto di linea, mentre si attende l’arrivo della nave Diciotti per accelerare i trasferimenti in altri centri d’accoglienza.
Intanto le tragedie in mare sono tutt’altro che finite. Stando al racconto di alcuni naufraghi sbarcati ieri, lunedì 11, a Lampedusa, ci sarebbero circa 40 persone disperse nel Mediterraneo. I migranti erano a bordo di un barcone di acciaio partito da Sfax poi naufragato.
Sul mancato soccorso dei naufraghi è ancora rimpallo di responsabilità. La nave Nadir di ResqShip ha raccontato di aver più volte avvisato le autorità competenti e le navi della zona, mentre l’aereo Osprey 2 di Frontex e la nave ong Sea Punk 1 sono andati alla ricerca del relitto senza però trovarlo.
«C’è bisogno di aiuto concreto e immediato da parte di ogni struttura dello Stato e di ogni persona di buona volontà». È questo l’appello dle procuratore capo di Agrigento Giovanni Di Leo lanciato “a nome di tutti coloro che in questo momento sono impegnati” a Lampedusa. Sull’isola nella giornata di martedì 12 settembre ci sono stati oltre 112 sbarchi, con oltre cinquemila persone arrivate.
di: Flavia DELL’ERTOLE
aggiornamento di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/Concetta Rizzo