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Il Guardasigilli ha chiesto che il padre di Saman partecipi al processo a suo carico in videoconferenza dal carcere dov’è detenuto

La giustizia italiana vuole andare a fondo sull’omicidio di Saman: è questo il messaggio implicito lanciato dal Guardasigilli Nordio che ha trasmesso al suo omologo pakistano e alle autorità locali competenti una rogatoria, rilanciando la richiesta di assistenza giudiziaria della Corte d’Assise di Reggio Emilia.

Nel processo per omicidio e occultamento di cadavere sono imputati anche i genitori di Saman, morta il primo maggio del 2021 a Novellara nel reggino. Il suo corpo è stato ritrovato mesi dopo nelle campagne della zona.

Nordio ha inoltrato anche una rogatoria al Pakistan per assicurare “con celerità” una videoconferenza che consenta al padre di Saman, Shabbar Abbas, di partecipare da remoto al processo a suo carico in corso in Italia. Attualmente l’uomo è detenuto in un carcere pakistano.

Nei giorni scorsi il legale dei genitori di Saman è tornato a ribadire l’innocenza della coppia e a puntare il dito contro il fidanzato della giovane.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/FACEBOOK/ SAMAN ABBAS