Intanto nuovi sbarchi a Sfax
Il presidente tunisino Kais Saied ha dichiarato: «la Tunisia è un Paese che accetta sul proprio territorio solo coloro che ne rispettano le leggi. Non tollera di essere utilizzata come zona di transito o territorio di insediamento per persone provenienti da più Paesi africani, né accetta di essere custode di confini diversi dal proprio».
Il presidente era impegnato in un summit con il ministro dell’Interno Kamel Feki e diversi funzionari della sicurezza a seguito degli scontri tra migranti irregolari e residenti di Sfax. Secondo Saied “ci sono reti criminali che operano sul territorio tunisino, ed è necessario smantellarle“. Nel comunicato della Presidenza della Repubblica si legge inoltre che “ci sono sono molte prove che tutto questo è anomalo. Come possono questi migranti viaggiare per migliaia di chilometri e dirigersi verso una città o un quartiere specifico? Conoscono queste città o quartieri quando sono nel loro paese? Sono migranti o persone sfollate da gruppi criminali che sfruttano la loro miseria e trafficano i loro membri, mirando così alla pace sociale in Tunisia?“
Nel comunicato il presidente sottolinea l’importanza di far rispettare la legge a quanti sfruttano queste persone nel Paese, dato che l’affitto di alloggi per stranieri richiede la dichiarazione delle autorità di sicurezza e l’occupazione deve essere subordinata al diritto tunisino. Per questo il leader tunisino ha chiosato sostenendo “che non c’è posto nelle istituzioni dello Stato per coloro che cercano di smantellarlo e minarne la sicurezza nazionale” e che “non ci può essere tolleranza per chi crea problemi e agisce dietro le quinte, perché difficilmente passa giorno senza che si crei una crisi” dato che “le lobby della corruzione persistente non hanno posto nelle istituzioni statali, né coloro che le servono e creano condizioni favorevoli al loro mantenimento e alla corruzione“.
Proseguono gli sbarchi in Italia
Intanto a Lampedusa proseguono gli sbarchi. Un’imbarcazione con a bordo poco meno di 90 persone è stata soccorsa dalla Guardia costiera, tra gli 88 naufraghi era presenza anche una donna, incinta, in fase di travaglio a pochissimo dal parto.
La donna è stata subito trasferita al Poliambulatorio. Le persone migranti hanno spiegato di essere partite da Sfax e provengono principalmente da Costa D’Avorio, Senegal, Mali e Burkina Faso.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: EPA/TUNISIAN PRESIDENCY