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Diana Biondi potrebbe essersi suicidata. La giovane aveva mentito alla famiglia sulla laurea in Lettere moderne

È stato trovato in un dirupo il corpo di Diana Biondi, la studentessa scomparsa a Somma Vesuviana, nel Napoletano.

Al momento non si esclude il suicidio. Secondo gli inquirenti la giovane potrebbe essersi lanciata da uno strapiombo.

Ad avvalorare questa tesi della procura c’è il fatto che la ragazza aveva mentito alla famiglia sulla sua laurea in Lettere moderne. Sembra infatti che Biondi avesse annunciato ai parenti la data per discutere la tesi, anche se fuori corso, e invece le mancava ancora un esame di latino.

Lunedì 27 febbraio il padre aveva provato a contattare la figlia sul cellulare ma Diana non aveva mai risposto. Lo aveva rassicurato mandandogli vari messaggi e spiegandogli che doveva passare in biblioteca e in segreteria per consegnare una copia della tesi di laurea. Invece si è lanciata nel vuoto in un dirupo.

Gli inquirenti hanno recuperato la sua borsa con dentro i documenti.

«È il momento di essere comunità e raccogliersi attorno alla famiglia di Diana e stringerli in un abbraccio forte. Non lasciamoci andare a considerazioni e giudizi. Lasciamo agli inquirenti la ricostruzione degli eventi. È il momento dell’affetto, del raccoglimento. Il mio appello è a tutta la comunità di Somma Vesuviana affinché si stringa attorno alla famiglia di Diana. Lasciamo agli inquirenti la ricostruzione della dinamica degli eventi. Io come sindaco farò tutto quanto è nelle mie possibilità per far sentire alla famiglia di Diana affetto e vicinanza. Non lasciamoci andare a considerazioni e a giudizi, ma raccogliamoci con il cuore e dimostriamo il nostro essere comunità», ha dichiarato Salvatore di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana.

di: Francesca LASI

aggiornamenti: Micaela FERRARO

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