È approdata in Senato la proposta di regolamento europeo della Commissione che vorrebbe unificare il riconoscimento dei diritti civili dei figli di coppie omogenitoriali
Nel percorso per unificare la legislazione europea c’è un ampio capitolo aperto sui diritti civili. Nelle prossime settimane tornerà al centro del dibattito il riconoscimento dei figli da parte di coppie omosessuali o adottive. A tale scopo a dicembre la Commissione ha avanzato una proposta di regolamento europeo per unificare il riconoscimento in tutti i membri. In Italia il provvedimento è all’esame della Commissione Politiche europee del Senato ed è destato a sollevare non poche polemiche.
«Una famiglia formata da due madri o da due padri in Francia, Spagna, Germania e in tutti i 19 Paesi europei che già la riconoscono come tale, non deve e non può smettere di esserlo quando varca un confine e arriva in paesi come Ungheria, Bulgaria, Polonia, Romania o Italia che non hanno una legislazione a favore dell’omogenitorialità» spiega la presidente delle Famiglie Arcobaleno Alessia Crocini.
Scopo della proposta è dunque quello di creare un certificato europeo di filiazione, dato che “i cittadini europei si trovano sempre più spesso in situazioni transfrontaliere“, come si evince dal testo della Commissione.
Tale proposta dovrà però passare il vaglio di tutti i Parlamenti nazionali, prima di essere oggetto di una consultazione all’Europarlamento. Infine, il regolamento dovrà essere adottato all’unanimità anche in Consiglio.
di: Marianna MANCINI
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