Appunti sulla situazione in Ucraina, Medioriente e Africa

Si è conclusa la riunione del Consiglio Supremo di Difesa, come confermato da una nota del Quirinale che spiega i punti toccati, dall’Africa al Medioriente.

Per quanto riguarda l’Africa: “appare necessario affrontare le cause della instabilità in Africa tenendo conto delle legittime esigenze locali e garantendo un approccio globale, come si propone il Piano Mattei. Particolare attenzione è stata posta alla situazione lungo la Linea Blu che separa il Libano da Israele, a presidio della quale, nel Sud del Libano, sono dispiegati i soldati della missione UNIFIL delle Nazioni Unite, tra i quali oltre mille militari italiani. Il Consiglio ha passato in rassegna le situazioni di tensione nei Balcani Occidentali e le altre aree di crisi, particolarmente quelle del Mediterraneo allargato e del Sahel”.

Relativamente al Medioriente, “il Consiglio ha giudicato imprescindibile avviare quanto prima una riflessione della comunità internazionale sulla gestione della Striscia di Gaza, superata questa drammatica fase, e favorire la ripresa di un dialogo politico con l’Autorità Nazionale Palestinese, al fine di individuare una soluzione sostenibile e duratura del conflitto israelo-palestinese basata sul principio ‘due popoli, due Stati’”.

Sempre in relazione al conflitto tra Hamas e Israele, “a scongiurato l’allargamento del conflitto nella regione. Anche per questo va rigorosamente fermato l’acuirsi degli scontri in Cisgiordania. Per l’Italia resta inoltre fondamentale la protezione dei connazionali presenti in Israele e nella Striscia di Gaza. Le pause delle attività militari, assicurate da Israele per ragioni umanitarie, hanno rappresentato un passo avanti importante che ha consentito l’accesso agli interventi di soccorso delle Nazioni Unite e di altri attori e il rilascio di ostaggi. Questa resta la prospettiva da perseguire con determinazione riproponendo sollecitamente pause umanitarie. L’Italia è impegnata nell’invio di aiuti umanitari e ha, tra l’altro, prontamente messo a diposizione, presso il porto di Al Arish in Egitto, una unità navale appositamente attrezzata con un ospedale imbarcato che ha già avviata l’assistenza sanitaria, mentre è in corso anche l’attività istruttoria per assicurare la dislocazione di una struttura sanitaria da campo da collocare nella Striscia di Gaza”.

Inoltre, viene riconosciuto il diritto alla difesa di Israele ma viene chiesto di assicurare l’incolumità dei civili a Gaza: “è indispensabile il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. Fermo il diritto di Israele all’autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l’incolumità della popolazione civile, tenendo conto dell’aggravamento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove vivono oltre due milioni di Palestinesi”.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA