Fidato collaboratore di Putin, il segretario del Consiglio di sicurezza russo è considerata la seconda persona più potente del Paese

Il Wall Street Journal torna a parlare della morte di Evgenij Prigozhin, capo delle milizie Wagner morto in un incidente aereo lo scorso 23 agosto. Nell’esplosione del suo aereo privato sono morti altri 10 suoi fedelissimi.

Secondo il quotidiano, che cita fonti dell’intelligence occidentale e un ex dell’intelligence del Cremlino, dietro alla morte di Prigozhin ci sarebbe Nikolai Patrushev.

Secondo il WSJ, Patrushev sarebbe il “più antico alleato e confidente del presidente russo Vladimir Putin, un ex spia“, nonché il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. Nell’articolo il WSJ definisce Patrushev “la seconda persona più potente in Russia“. Questo, grazie al suo carattere, alla sua vicinanza al presidente e al suo “ruolo di capo de facto dei servizi di sicurezza per più di due decenni“.

Per ben due mesi Patrushev avrebbe escogitato il piano, poi messo in atto, per uccidere Prigozhin. Le prime avvisaglie di pericolo però erano già state comunicate da Patrushev all’amico Putin a partire dal 2022. Allora, e fino alla scorsa estate, Prigozhin rappresentava però un sostegno importante anche grazie ai suoi successi militari in Ucraina e non solo. Il tentativo di rivolta a Rostov ha poi riscritto la sorte dell’ex cuoco di Putin.

di: Marianna MANCINI

FOTO: EPA/MICHAEL KLIMENTYEV / SPUTNIK / KREMLIN