Il racconto dell’ex ginnasta all’udienza federale a Milano sui presunti soprusi all’Accademia di Desio
Si è tenuta a Milano una nuova udienza federale sui presunti abusi l’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio.
Anna Basta ha raccontato ciò che lei e altre ginnaste avrebbero subìto durante gli allenamenti con Emanuela Maccarani, allenatrice e direttrice tecnica sospesa dalla Nazionale, e la sua assistente e Olga Tishina.
«Ci pesavamo nude, con le sole mutande, senza neanche reggiseno. Qualcuno si toglieva anche le forcine. Fino a 15 anni ero alla Polisportiva Pontevecchio di Bologna e non sono praticamente mai salita su una bilancia – ha affermato Basta – Dal 2016, a Desio, sono sempre stata sottoposta al rito del peso. Dopo colazione, arrivavamo in palestra e ci mettevamo in fila nude. Quando Olga ci pesava, arrivavano commenti anche solo per aumenti di 3 o 4 etti. ‘Il bambino cresce? Non ti vergogni?’ venivamo richiamate ad alta voce. O ‘Cosa stai facendo? Ti rendi conto?’, frasi pronunciate davanti a tutti. Da quei commenti dipendeva il resto della giornata. Nel 2019, per un esercizio di salto dentro a un cerchio, Maccarani mi disse ‘se dimagrisci un po’, ti diminuisce anche il culo e ci passi’. Questi commenti non erano rivolti a tutti, c’era disparità di trattamento, ma certe frasi sono state pronunciate anche a Nina Corradini, Laura Paris e Talisa Torretti».
In udienza è stata ascoltata anche un’altra ginnasta, Agnese Duranti, che ha espresso una posizione diversa rispetto a Basta. «È un ambiente per quanto mi riguarda sempre sereno, consono per fare lavoro di alto livello – ha dichiarato Duranti – Ricordo dei momenti più pesanti di altri durante gli allenamenti, ma ritengo che a volte sia anche opportuno creare dei momenti più difficili. Non ricordo aggressioni fisiche o verbali. È uno sport di perfezione e veniamo riprese anche in maniera severa. È capitato che in caso di errori ripetuti la nostra allenatrice si rivolgesse a noi con frasi tipo ‘non state facendo niente, siete delle stronze’. Ma escludo che le allenatrici ce l’avessero avuta con qualche atleta in particolare. Ci sono state correzioni personali, come verso Beatrice Tornatore: è capitato sentire l’allenatrice rivolgerle frasi come ‘testa di c…’ o ‘se fai male l’esercizio ti tiro una sberla’, ma ricordo anche il contesto non aggressivo in cui avveniva. Beatrice lo percepiva in modo diverso, era molto insicura».
«Sono fiduciosa e contenta che si possano sentire le parti -ha dichiarato Emanuela Maccarani – Non voglio esprimermi più di tanto: si parla di allenamento, non ci sono persone prese di mira. Non esiste parlare di sistema malato ma è allenamento. Questa vicenda ha colpito gli obiettivi e il progetto della Nazionale. Anna Basta? Pochi giorni fa ha fatto tesseramento alla Federazione ginnastica e le auguro una lunga carriera. Credo che questa voglia di mettersi dall’altra parte possa risolvere le divergenze nel suo modo di interpretare le cose».
È stata accolta la richiesta di rinvio di inserimento delle documentazioni emerse nella prima fase delle indagini provenienti dalla Procura del Tribunale di Monza.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI