Due esperti antiterrorismo hanno parlato di “minaccia persistente alla pace e alla sicurezza internazionale”

L’Isis continua a far paura.

Due esperti di antiterrorismo, il sottosegretario generale Onu, Vladimir Voronkov e il capo Direzione esecutiva del Comitato antiterrorismo (CTED), Weixiong Chen, hanno lanciato l’allarme davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite parlando di “minaccia persistente alla pace e alla sicurezza internazionale”.

Gli esperti hanno presentato l’ultimo rapporto sul gruppo terroristico “in fase di espansione nell’Africa centrale e meridionale, così come nel Sahel” e hanno sottolineato come Daesh continua a sfruttare le fragilità locali e le tensioni intercomunitarie in Medio Oriente e Africa.

Nonostante le perdite di leadership e l’esaurimento delle riserve di liquidità, la minaccia posta da Daesh è aumentata dentro e intorno alle zone di conflitto in cui il gruppo e i suoi affiliati sono attivi“, è spiegato nello studio.

Secondo i rappresentanti dell’Onu, citati da ANSA, Daesh continua a sfruttare le fragilità e le tensioni locali per reclutare terroristi in Iraq e Siria e ha aumentato la raccolta fondi attraverso nuove strategie come l’estorsione, il saccheggio, il contrabbando, la sollecitazione di donazioni e i rapimenti a scopo di riscatto.

«I terroristi recuperano finanziamenti anche attraverso i social network e le piattaforme di gioco, mentre i servizi di telefonia mobile continuano ad essere il principale mezzo di trasferimento di denaro. Usando armi improvvisate, rubate o trafficate illegalmente, Daesh ha lanciato attacchi mortali contro una serie di obiettivi».

di: Micaela FERRARO

FOTO: EPA