ANSA / MICHELE NACCARI

Nessun ripensamento della Corte di Cassazione per gli assassini dell’avvocato, ferito a morte nel 2010

La prima sezione della Corte di Cassazione ha confermato le condanne per l’omicidio dell’avvocato Enzo Fragalà, morto a Palermo nel 2010 dopo tre giorni di agonia in ospedale a seguito di un agguato. Quattro i colpevoli e due le assoluzioni: quelle di Paolo Cocco e Francesco Castronovo.

La pena più alta, 30 anni, è stata inflitta ad Antonino Abbate, boss della Kalsa. Fu l’esecutore materiale del pestaggio costato la vita al professionista, di origini catanesi ma vissuto sempre a Palermo. Invece 24 anni sono stati comminati a Francesco Arcuri, capomafia del Borgo Vecchio, mandante del delitto; 22 anni a Salvatore Ingrassia, parte dell’organizzazione del delitto; 14 anni infine ad Antonino Siragusa, reo confesso, a cui sono state riconosciute le attenuanti della dissociazione. Fragalà era diventato un bersaglio della mafia perché avrebbe spinto i suoi clienti a collaborare con i magistrati.

di: Caterina MAGGI

FOTO: ANSA / MICHELE NACCARI