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Kiev promette che la contro offensiva da Est “non è lontana”

Oleksandr Syrsky, comandante delle forze di terra ucraine, ha dichiarato che la battaglia per Bakhmut ha aiutato a guadagnare tempo in preparazione di una controffensiva ucraina a est, che “non è lontana”.

«I veri eroi ora sono i difensori che tengono sulle spalle il fronte orientale e infliggono le perdite più pesanti possibili senza risparmiare né se stessi né il nemico – ha detto Syrsky -. È necessario guadagnare tempo per costruire riserve e lanciare una controffensiva, che non è lontana». Syrsky pronunciando questo discorso si trovava, secondo lo stato maggiore ucraino, “nell’area più importante” della linea del fronte ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.

Prigozhin: “mi candido contro Zelensky”

Il fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin ha affermato che le sue squadre paramilitari si trovano a 1,2 chilometri dal centro amministrativo di Bakhmut.

«Si tratta di un edificio di cinque piani da cui proviene il fumo, l’edificio dell’amministrazione comunale, il centro amministrativo della città. È a un chilometro e duecento metri di distanza», ha detto Prigozhin, riportato dalla Tass, che ha pubblicato anche un video sul canale Telegram del suo servizio stampa.

Lo stesso Prigozhin ha annunciato che si candiderà alle elezioni presidenziali dell’anno prossimo “in Ucraina”. “L’importante annuncio” è arrivato in un messaggio video, registrato mentre sullo sfondo si sentono colpi d’arma da fuoco. Prigozhin, 61 anni, ha detto che si candiderà contro l’attuale presidente Volodymyr Zelensky e il suo predecessore Petro Poroshenko. Nello stesso videomessaggio ha esortato gli oligarchi russi a sovvenzionare il fronte ucraino, sostenendo che serve “mezzo milione di dollari al mese” per sostenere il consumo di munizioni.

La proposta ucraina: “cambiamo nome alla Russia”, ira al Cremlino

Il primo ministro ucraino Volodymyr Zelensky starebbe analizzando una petizione che chiede di “ribattezzare” la Russia in Moscovia. Lo riporta Ukrainska Pravda. L’idea arriva da una petizione online che ha già raggiunto 25mila firme e che spiega come “questo nome era usato nelle lingue europee e in alcune lingue asiatiche” e che “molte mappe storiche dei secoli XVI-XIX, realizzate in Europa prima e dopo la ridenominazione del regno di Mosca nell’Impero panrusso, presentavano anche questo nome”.

“È un’altra prova del tentativo di creare una anti Russia in Ucraina” la risposta caustica della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. Lo riferisce la Tass. Più rilassato secondo Ria Novosti il vicepresidente della Duma di Stato russa, Boris Chernyshov, che ha commentato la petizione sostenendo che “iniziative del genere possono essere trattate solo con un sorriso”.

Von der Leyen discute con Biden su sanzioni a Pechino

La presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, ha spiegato che “abbiamo già sanzionato Paesi terzi che hanno fornito armi alla Russia nella guerra contro l’Ucraina, ad esempio l’Iran”. Inoltre von der Leyen ha spiegato che in merito alla questione del possibile “fornire sostegno militare” della Cina alla Russia ha discusso con Joe Biden.

Notizie dal fronte

Nel villaggio di Krasnohorivka nel Donetsk sono rimaste uccise due persone. La notizia è stata diffusa dal governatore dell’oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Kyiv Independent. Negli scontri delle ultime 24 ore nella regione sarebbero rimaste ferite 14 persone.

Nella zona nord della città di Melitopol sono state udite oltre 10 esplosioni, il sindaco Ivan Fedorov su Telegram scrive che “i residenti riferiscono di più di 10 forti esplosioni nella parte settentrionale della città. Le informazioni sono in corso di aggiornamento”

Droni in un bagaglio ucraino in Moldavia

Un cittadino ucraino di 30 anni è stato fermato all’aeroporto di Chisinau, in Moldavia, dopo che durante un controllo nel suo bagaglio sono stati trovati due droni che non aveva dichiarato alla dogana. Secondo Ukrainska Pravda, si trattava di un volo Istanbul-Chisinau e i droni erano del modello Dji Mavic 3.

A causa delle minacce russe delle ultime settimane rivolte alla Moldavia si sono intensificati i controlli sugli arrivi.

Oltre 28 mila volontari candidati in Ucraina

Sarebbero 28 mila i volontari che hanno presentato domanda da Febbraio per entrare a prestare la propria opera nella Guardia d’assalto ucraina, con quasi tutte le unità già formate. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Interno ucraino Ihor Klymenko alla televisione ucraina, secondo Ukrinform.

«Abbiamo già accettato 28.000 domande di combattenti volontari. Naturalmente, non tutti entrano in queste unità, perché il processo di selezione è abbastanza duro – ha affermato Klymenko che ha detto anche che l’addestramento sarebbe durato il tempo necessario per ottenere unità pronte al combattimento – le unità sono state per lo più formate e oggi stiamo reclutando ulteriori combattenti volontari in modo da avere una riserva per il futuro».

Kirill al Papa: “fermare espulsioni dai monasteri”

Il patriarca di Mosca Kirill ha lanciato un appello a papa Francesco, al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e alla comunità internazionale per impedire l’espulsione dei religiosi della Chiesa ortodossa ucraina rimasti fedeli a Mosca dal conteso Monastero delle Grotte di Kiev.

“È deplorevole che, mentre la leadership ucraina dichiara il proprio impegno nei confronti delle norme democratiche, della via europea allo sviluppo, del rispetto dei diritti umani e delle libertà, questi stessi diritti e libertà vengano violati oggi nel modo più oltraggioso” scrive in un comunicato sul sito del patriarcato di Mosca Kirill citato dalla Tass.

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamenti di: Caterina MAGGI

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