Il presidente Obrador ricorda l’espropriazione petrolifera del 1938, ma torna a scorrere il sangue nel Paese

Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha preso parte all’imponente manifestazione a Città del Messico per l’85esimo anniversario dell’espropriazione dell’industria petrolifera da parte del Messico, avvenuta nel 1938. Obrador ha dedicato parte del suo discorso alle lodi rivolte all’ex presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt: «la presidenza Roosevelt ha applicato la politica di buon vicinato con i Paesi del continente americano, in quel momento sono stati definiti i principi della cooperazione economica e politica».

Intanto però il suo Paese continua ad essere squassato dalla violenza della guerra al narcotraffico. Almeno 7 persone, tra cui due soldati, sono morte in una sparatoria dopo che un gruppo di uomini armati ha teso un’imboscata a un’unità militare nel Messico sud-occidentale: lo hanno riferito ieri le autorità. Lo scontro a fuoco sarebbe avvenuto venerdì pomeriggio a El Pescado, in una zona montuosa dello Stato di Guerrero. I militari sono stati oggetti di un attacco, si legge in una nota dell’esercito “da parte di circa 18 civili armati a bordo di due veicoli”. Pare che i criminali fossero membri de La Familia Michoacana, che in passato era uno dei cartelli della droga più potenti del Messico, ma che ha perso gran parte della sua influenza dopo la cattura dei suoi leader.

di: Caterina MAGGI
FOTO: EPA/Sashenka Gutierrez