Il patron di Twitter accusa la Federal Reserve di agire sulla base di dati “alquanto obsoleti”
Dopo il polverone sollevato ieri contro Soros, Elon Musk prende di mira la Fed: il proprietario di Twitter ha infatti accusato la Federal Reserve di essere “troppo lenta” ad abbassare i tassi d’interesse negli Stati Uniti.
Il magnate ha accusato la banca in un’intervista alla Cnbc, nella quale si è detto “preoccupato che il modo in cui la Federal Reserve agisce sia troppo lento e lo sarà anche nei prossimi mesi“.
I dati sui quali agisce la Fed, aggiunge il patron di Tesla, “sono alquanto obsoleti e i tassi d’interesse così alti pesano sul bilancio dei consumatori“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/LUDOVIC MARIN