La Russia intensifica gli attacchi dalla Crimea e da Kherson
Nonostante le polemiche per l’abbassamento dell’attenzione internazionale sul conflitto, la guerra in Ucraina è tutt’altro che placata. La Russia in queste ore sta intensificando gli attacchi dalla Crimea.
Solo stamattina, 4 dicembre, Mosca ha lanciato 23 droni Shahed-136/131 da Capo Chauda. L’Ucraina ha riferito di averne distrutti 18 con la difesa aerea, compreso un missile guidato Kh-59 lanciato da Kherson. Mosca ha attaccato anche quattro insediamenti nell’oblast di Sumy, a una manciata di chilometri dal confine fra l’Ucraina e la Russia.
Si aggiorna il bilancio delle perdite di Mosca sul campo: dall’inizio dell’invasione sono morti 332.810 soldati russi. Fra le perdite russe, si segnala la morte del generale Vladimir Zavadsky, confermata dal governatore della regione russa di Voronezh. Zavadsky era vice comandante della flotta del Nord ed è solo l’ultimo militare di alto rango a perdere la vita in Ucraina.
Fuori dal campo, le notizie che arrivano dalla Casa Bianca fanno tremare Kiev. In una lettera inviata ai leader del Congresso, la direttrice del budget presidenziale Shalanda Young ha avvisato che stanno per finire i fondi destinati agli aiuti militari a Kiev. Quello della Casa Bianca non è un ultimatum, bensì un avvertimento al Congresso che se non approverà con una nuova azione altri aiuti, “entro la fine dell’anno finiremo le risorse per le armi e le apparecchiature all’Ucraina“.
A questo proposito il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha dichiarato che “senza un’azione del Congresso, gli Stati Uniti finiranno i fondi per gli aiuti militari all’Ucraina entro la fine dell’anno e Vladimir Putin prevarrà”. Sullivan ha, poi, sottolineato che il Congresso “deve decidere se continuare la battaglia per la libertà in Ucraina. Non esiste una riserva magica di fondi disponibile per affrontarla”.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/Oleg Petrasyuk