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Intanto l’attacco russo provoca un morto a Kherson. Ankara: “nessuna alternativa a primo accordo grano”

La diplomazia internazionale è al lavoro per cercare alternative al saltato accordo sul grano tra Russia e Ucraina. Tuttavia, secondo Ankara, “non ci sarebbe alcuna alternativa” all’accordo originario. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, che contraddice dunque quanto dichiarato dagli Stati Uniti: «sappiamo che si stanno cercando vie alternative, ma non vediamo alternative all’iniziativa originale perché comportano dei rischi», ha spiegato ai giornalisti.

Tensione in Crimea

Secondo quanto riporta su Telegram il ministero della Difesa russo sono stati abbattuti 42 droni ucraini in Crimea. “9 droni sono stati distrutti in seguito all’impatto del fuoco sul territorio della Repubblica di Crimea. 33 droni sono stati neutralizzati a distanza e si sono schiantati senza raggiungere il (loro) obiettivo” spiega il ministero, senza però dare notizia di danni o vittime. Inoltre il ministero annuncia il fallito tentativo di attacco di un missile ucraino che puntava a strutture civili nella regione di Kaluga, a circa 200 chilometri da Mosca.

Kyryl Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, ha dichiarato a United News che l’importanza dell’operazione in Crimea “è prima di tutto di ricordare alla gente, gente che non si trova nemmeno sul territorio dell’Ucraina continentale ma in Crimea, che la vittoria è dietro l’angolo. E che anche la loro liberazione non è lontana“, assicurando che “nessuno lascerà lì” i residenti e che “quando ci saranno, diciamo, alcuni attacchi sul territorio della Crimea, non finirà lì: ci sarà un’operazione di terra, ci sarà il ritorno dei nostri territori. Presto tutti aspetteranno di tornare a casa“. Secondo il capo dell’intelligence poi la Russia starebbe “valutando un’opzione, questa non è ancora del tutto risolta, altri 450mila per la leva” e questo “porta alla seguente domanda: ‘Perché una tale cifra, se le perdite, come si dice, sono trascurabili?’ Ebbene, vedrete che la verità sarà da qualche parte nel mezzo“.

Secondo il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, Oleksiy Danilov, Mosca avrebbe un piano B, ovvero “cercare di scuotere il nostro Paese attraverso la destabilizzazione interna” perché, sostiene Danilov, “la Federazione Russa non può sconfiggerci militarmente“.

Dal capo dell’intelligence estera russa, Sergei Naryshkin, arriva invece una forte critica all’operato ucraino, con la controffensiva che viene definita un fallimento. Come riporta Ria Novosti, Naryshkin afferma che “oggi, dopo l’evidente fallimento della campagna estiva delle forze armate ucraine, la cosiddetta controffensiva, i seguaci delle idee naziste di Kiev e i loro curatori d’oltremare fanno eco ai generali tedeschi, accusando i problemi del meteo o la vegetazione troppo fitta sul campo di battaglia per i loro errori“.

Secondo quanto riportato dalla Tass il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che impone il giuramento davanti alla bandiera russa di tutti i volontari che svolgono compiti militari.

Dal fronte

Intanto a Kherson almeno una persona è morta a causa di un attacco russo e altre tre sono rimaste ferite. Il capo dell’amministrazione militare della regione, Oleksandr Prokudin, ha spiegato che Mosca “ ha effettuato 81 attacchi nelle ultime 24 ore, lanciando 501 proiettili da mortaio, artiglieria, da carri armati, Grad, UAV e aerei“.

Su Telegram il sindaco in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov, ha riferito che “un gruppo di occupanti feriti è stato portato dalla base militare di Perevalne all’ospedale di Simferopoli“. Fedorov ha spiegato di essere “in attesa di chiarimenti da parte dello Stato Maggiore” e che l’esplosione è arrivata “alla base dei razzisti nella Crimea temporaneamente occupata“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/CATHAL MCNAUGHTON