In totale sono stati disposti 52 provvedimenti cautelari. Ai domiciliari anche il primo cittadino Rizzuti, un assessore e un consigliere
La Dda guidata da Nicola Gratteri sta eseguendo un blitz su tutto il territorio nazionale contro la ‘ndrangheta. L’operazione Karpanthos, condotta da oltre 400 carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, ha già disposto 52 provvedimenti cautelari.
38 persone sono state arrestate in carcere, 6 sono ai domiciliari e per altre 8 è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Fra le persone finite in manette, ai domiciliari, c’è anche il sindaco di Cerva, Fabrizio Rizzuti. Il primo cittadino è accusato di scambio elettorale politico mafioso insieme a un assessore, Raffaele Scalzi, e a un consigliere comunale, Raffaele Borelli, anch’essi ai domiciliari.
Nello specifico, le indagini hanno riguardato una presunta influenza della criminalità di Cerva in occasione delle elezioni amministrative del 2017. I tre erano candidati nella lista civica Progetto Futuro, con a capo Rizzuti poi eletto sindaco e confermato nel 2022. Secondo le indagini i tre si sarebbero rivolti a Tommaso Scalzi per ottenere voti in cambio di denaro e di una percentuale sugli appalti pubblici comunali. Scalzi, già condannato per associazione mafiosa, è ritenuto vicino al boss Franco Coco Trovato.
A vario titolo, complessivamente sono stati contestati i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ma anche possesso di armi, estorsione, rapina, ricettazione, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni, il tutto aggravato dalle modalità mafiose.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/CARABINIERI