MATTARELLA

Il Capo dello Stato alla XVI Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia

Alla Conferenza delle Ambasciatrici e Ambasciatori italiani alla Farnesina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato di essere “lieto della opportunità di rivolgermi nuovamente alla Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia: mi permette di rinnovare, anzitutto, l’apprezzamento per il lavoro che la rete diplomatico/consolare svolge, nella doverosa rispondenza alle linee di politica estera definite, secondo la Costituzione, da Parlamento e Governo, al servizio esclusivo dell’interesse generale del Paese, con il carattere insopprimibile di neutralità politica proprio a chi è chiamato a rappresentare la Repubblica“.

«Le sfide di fronte alle quali l’umanità si trova, pongono a rischio la sopravvivenza del pianeta, a partire dalle conseguenze della condizione climatica, sino a modalità belliche, che ci riportano a epoche che non hanno il diritto di riproporsi, in cui i popoli divengono ostaggi delle politiche aggressive dei rispettivi governi. Derubricare a mera dimensione regionale l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina sarebbe un errore capitale. I suoi effetti destabilizzanti si avvertono in tutti gli angoli del globo e vulnerano gli strumenti internazionali di cooperazione e dialogo» ha aggiunto il Capo dello Stato.

«Il terrorismo avanza laddove la proposta politica perde terreno, o l’impegno di paziente tessitura di soluzioni diplomatiche rimane frustrato nei suoi risultati, nonostante il trascorrere dei decenni. Il conflitto israelo-palestinese è innegabilmente il risultato della prolungata incapacità di costruire tali percorsi di dialogo e convivenza, e di perseguire l’unica strada ragionevole: la soluzione dei due Stati. Rinunciare ad affrontare i problemi lascia aperti varchi in cui si infilano gli estremismi» sostiene Mattarella, che aggiunge: «la crisi mediorientale, con il suo portato d’odio, ha fatto riemergere dal suo fiume carsico anche il fenomeno dell’antisemitismo, che, oggi come ieri, si nutre di luoghi comuni e di una visione distorta della storia. Derivazione di sottoculture che resistono al tempo e alla ragione, veri e propri “magazzini dell’odio, mai svuotati della loro merce tossica”, come le ha recentemente definite la Senatrice Liliana Segre. Si tratta di messaggi che debbono incontrare la più netta condanna, senza ambiguità, senza interpretazioni di comodo».

Il Presidente della Repubblica ha poi parlato del Patto di Stabilità, auspicando il raggiungimento di un’intesa in fretta: «come ogni costruzione umana, l’Unione Europea non è perfetta: è un cantiere permanente, da puntellare quotidianamente con il lavoro di tutti, unendo, insieme, resilienza, ferma chiarezza e pazienza, come necessario per la conclusione dei negoziati in atto per il Patto di stabilità e crescita. Dalla coscienza dell’Europa, anche dopo il recente vertice, si leva il fermo impegno a rilanciare l’orizzonte di un multilateralismo sempre più rispettoso del futuro dell’umanità. Per la sua stessa natura l’Unione Europea deve evolvere per non arretrare, e oggi più che mai abbiamo il dovere di rilanciare il processo di integrazione, rafforzandone i meccanismi di governance».

Alla Conferenza presente anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha sostenuto l’Italia abbia “condannato con fermezza l’attacco di Hamas contro vittime inermi che ha ricordato la brutalità nazista dell’Olocausto, ma noi vogliamo anche che la reazione di Israele sia proporzionata, che risparmi la popolazione civile” a Gaza. Tajani ha inoltre aggiunto che “ovviamente la condanna per ciò che ha fatto Hamas che ha provocato poi questo nuovo conflitto è fermissima, però invitiamo Israele ad avere sempre una reazione proporzionata e salvaguardare la popolazione civile. Mi pare grave che ci siano dei cecchini che sparano dentro le chiese cristiane, i terroristi non sono lì, i terroristi di Hamas sono nei tunnel sotterranei. Ecco perché ho lanciato un appello sia all’esercito israeliano sia al governo di non colpire i luoghi di culto dove ci sono persone inermi e di salvaguardare la popolazione civile“. Il ministro degli Esteri ha poi auspicato che “le Nazioni Unite possano oggi approvare un documento promosso da americani ed Emirati che invita a un cessate il fuoco per favorire l’ingresso di aiuti umanitari. L’Italia se ci sarà questa iniziativa certamente la sosterrà“.

Tajani ha annunciato che il 22 dicembre sarà in Albania dove incontrerà il premier Rama. Il vicepremier visiterà “i luoghi dove si insedieranno i centri in cui verranno trattenuti i migranti che dovranno essere riaccompagnati nei loro Paesi d’origine“, ribadendo che il governo italiano non è preoccupato per la sospensione della ratifica, e in ogni caso c’è la volontà di “non interferire con decisioni della Corte costituzionale albanese“.

Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha inviato un videomessaggio alla Conferenza. «Con la presidenza italiana del G7, lavoreremo insieme a un’agenda di impegni concreti che porteranno beneficio a livello internazionale. Insieme continueremo a sostenere l’Ucraina per difendersi dalla guerra di aggressione russa e assicurarci che l’Ucraina abbia ciò che le occorre per rialzarsi militarmente, economicamente e democraticamente. Continueremo a lavorare ad una soluzione del conflitto in Medio Oriente» dice Blinken.

Il Segretario poi aggiunge che a proposito del conflitto in Medio Oriente l’Italia “ha difeso con forza il diritto di Israele all’autodifesa affinché gli attacchi del 7 ottobre non si ripetano mai più e ha fornito aiuti umanitari fondamentali per salvare vite ai civili palestinesi a Gaza oltre ad aver sostenuto il percorso verso una pace duratura” e con la presidenza G7 italiana inoltre “accelereremo gli sforzi per costruire catene del valore globali più sicure e resilienti, ad esempio nel settore dei semiconduttori. La diplomazia è il primo degli strumenti per raggiungere questi obiettivi e la nostra risorsa più grande siete proprio voi diplomatici. La settimana in cui incontro i nostri capimissione a Washington è una delle mie preferite dell’anno e sono sicuro che anche per Antonio sia così, anche per colei che in modo straordinario rappresenta l’Italia negli Stati Uniti, l’ambasciatrice Zappia“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/US QUIRINALE FRANCESCO AMMENDOLA