Il politico si era più volte espresso contro la guerra in Ucraina, criticando la strategia di Putin

Era in viaggio verso Cuba quando è stato colto da un malore improvviso: è così che è morto sabato 20 maggio il viceministro russo della Scienza e dell’Istruzione superiore Pyotr Kucherenko.

Il velivolo è poi atterrato nella città di Mineralnye Vody, “dove i medici hanno provato a salvarlo” come afferma un comunicato del Ministero. Si sarebbe trattato, secondo le ipotesi della famiglia, di un infarto, ma si attendono i risultati dell’autopsia per avere certezze.

Sulla morte di Kucherenko non mancano però ombre e sospetti. Il cronista russo Roman Super, scappato dopo l’inizio della guerra, ha riferito che il viceministro si era confidato con lui proprio pochi giorni prima della sua morte, dicendosi preoccupato per la sua sicurezza.

«Tutti sono presi in ostaggio, nessuno può dire niente, altrimenti veniamo subito schiacciati come insetti» avrebbe affermato Kucherenko a Roman. Il viceministro, del resto, non era nuovo a critiche nei confronti di Putin e si era più volte espresso contro la guerra, arrivando a definire la decisione del presidente “fascista”.

Il portavoce del Cremlino Peskov ha ha dichiarato di non conoscere i dettagli della morte del viceministro.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/SIENCE AND HIGHR EDUCATION OF RUSSIAN FEDERATION