La commovente testimonianza del giovane: “per me era una seconda mamma”
Storia commovente che arriva da Firenze. Una maestra delle elementari dell’istituto Fratti di Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, ha donato l’eredità a un suo ex allievo, conosciuto ben 50 anni prima.
Nel 1976 l’insegnante, Maria Pettirossi, ha conosciuto l’allievo Andrea Arrighetti e tra i due è nato un legame molto speciale. Oggi Arrighetti ha 54 anni e ha raccontato questa storia a Il Giorno spiegando: «i professori me li sono scordati tutti. Lei no, la vedevo un po’ come una seconda mamma. Ero un ragazzino parecchio agitato all’epoca, l’ho fatta tribolare abbastanza, forse proprio per questo mi ha preso a cuore. Ma non avrei pensato che mi lasciasse l’eredità».
Arrighetti ha raccontato che i suoi genitori gestivano un negozio di merceria e a Natale regalavano alla maestra Maria il classico “asciughino con il calendario”: «in estate le mandavamo una cartolina dalla villeggiatura, e questi pensierini sono proseguiti anche una volta finite le elementari».
Nel corso degli anni maestra e alunno sono rimasti in contatto. A metà degli anni ’80 la maestra è andata in pensione e si è trasferita tra Sarzana e Trebiano d’Arcola, suo paese di origine. «Ho una passione per il ciclismo e i miei avevano una casa a Marina di Massa, quando potevo ho sempre fatto una scappata per andarla a salutare – ha spiegato Arrighetti –. E il rapporto negli anni si è rafforzato. Quando mi sposai, vent’anni fa, la invitai al matrimonio ma lei non poté partecipare e quando nacquero i miei figli mi inviò un telegramma di auguri».
La donna è morta nel novembre del 2022 e, come aveva promesso che avrebbe fatto, ha destinato la sua eredità all’ex allievo: «l’ultima volta l’avevo incontrata ad aprile. E dopo un legame di quasi 50 anni non potevo mancare al funerale. È stato in quell’occasione che la badante mi disse che presto ci saremo sentiti. Ho capito che la maestra non aveva scherzato. Mi hanno chiamato dandomi la notizia del lascito, una cifra importante, Maria aveva una polizza sulla vita e l’aveva intestata a me. Anche l’impiegata della banca era stupita. Allora sono salito in macchina direzione Liguria, verso il cimitero dove riposa. Per dirle grazie».
di: Micaela FERRARO
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