Lo ha stabilito il Regolamento dei contributi nazionali, approvato dall’Europarlamento. Si tratta delle emissioni provenienti da agricoltura, trasporti, edilizia, rifiuti e piccola industria
L’Italia dovrà ridurre le emissioni di gas serra del 43,7% entro il 2030, in particolare quelle provenienti da agricoltura, trasporti, edilizia, rifiuti e piccola industria.
Lo ha stabilito il Regolamento dei contributi nazionali, approvato in via definitiva dall’Europarlamento martedì 14 marzo, in attesa del via libera formale del Consiglio Ue.
Il Regolamento, che conferma la proposta presentata dalla Commissione europea nel 2021, fissa riduzioni annuali vincolanti per le emissioni di gas a effetto serra non incluse nel sistema Ets, andando, così, a regolare il 60% circa di tutte le emissioni dell’Unione Europea.
L’Ue, tramite il pacchetto FitFor55, ha suggerito un aumento dello sforzo di riduzione complessivo dal 30 al 40%. Per l’Italia il vincolo di riduzione passa dal 33% al 43,7% (rispetto ai livelli de 2005). L’obiettivo non è stato modificato né dal Consiglio Ue, né dall’Eurocamera.
di: Francesca LASI
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