La BBC racconta la situazione disperata del Paese dopo lo stop degli aiuti

La BBC ha raccontato in un documentario la difficile situazione delle famiglie dell’Afghanistan che nell’ultimo anno hanno smesso di ricevere assistenza alimentare di emergenza dal Programma alimentare mondiale dell’Onu.

I tagli sono stati resi necessari dalla carenza di finanziamenti.

La BBC ha intervistato una donna di nome Sohaila Niyazi che ha rraccontato le difficoltà nel procurarsi il latte per la bambina di 15 mesi, perché non può andare a lavorare, è vedova e ha 6 figli. Sohaila ha raccontato ai microfoni della BBC che a volte dà alla piccola “la medicina del sonno” in modo che non si svegli per chiedere latte perché non ce n’è: “a volte controllo per vedere se è viva o morta”, dichiara.

La medicina in realtà è un antistaminico o antiallergico ma la sedazione è un effetto collaterale.

Secondo Save the Children, quasi 8 milioni di bambini nel Paese inizieranno il nuovo anno con livelli di fame critici. Uno su tre non avrà abbastanza da mangiare per sfamarsi. Secondo le stime, 15,8 milioni di persone – più di un terzo della popolazione del Paese – saranno costretti a fronteggiare una crisi alimentare acuta prima del marzo 2024. Inoltre, durante l’inverno le situazioni peggiorano perché le opportunità di lavoro si riducono e i prezzi di cibo e carburante aumentano.

In Afghanistan stanno anche rientrando numerosi afghani che si trovavano in Pakistan e Iran: circa 460.000 persone sono rientrate in Afghanistan da settembre, dopo che il Pakistan ha intimato agli stranieri privi di documenti di lasciare il Paese, e altre 345.000 sono rientrate dall’Iran, secondo le autorità di fatto del Paese.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA