Ispirata all’Intelligenza Artificiale. Tra i termini più cercati anche “GOAT”, “ennui” e “range anxiety”
La parola dell’anno 2023 per il Cambridge Dictionary è “Hallucinate”, “avere allucinazioni”, un termine già registrato che ha però acquisito nuovi significati nell’era dell’Intelligenza Artificiale.
La decisione dell’università di Cambridge segue la scelta del dizionario Collins di determinare AI “Artificial Intelligence” come parola dell’anno.
La definizione originale di “Hallucinate” è “sembrare di vedere, sentire, percepire o odorare” qualcosa che non esiste, di solito a causa di “una condizione di salute o perché si è assunto un farmaco”. Secondo Cambridge, a questo significato se ne aggiunge un altro nell’era di ChatGPT: “allucinare”, abbagliare, accecare, producendo ad esempio informazioni false.
“Le allucinazioni dell’IA ci ricordano che gli esseri umani devono ancora mettere in campo le loro capacità di pensiero critico nell’uso di questi strumenti“, hanno scritto gli studiosi, sottolineando che l’IA è uno strumento “potente ma tutt’altro che perfetto”. “I grandi modelli linguistici sono affidabili solo quanto le informazioni che i loro algoritmi apprendono. L’esperienza umana è probabilmente più importante che mai, per creare le informazioni autorevoli e aggiornate su cui i LLM possono essere addestrati“, concludono.
Tra le parole che hanno interessato maggiormente il pubblico ci sono anche: “Ennui”, riferito alla sensazione di stanchezza mentale causata dal non avere nulla di interessante o eccitante da fare; “GOAT” è invece l’abbreviazione di Greatest Of All Time: sia usa per riferirsi o descrivere la persona che si è comportata meglio di chiunque altro, specialmente in uno sport. E ancora “Implosion”, molto cercata dopo la tragedia del Titan.
Sono state aggiunte inoltre più di 6mila nuove parole, molte nel campo dell’informatica: “prompt engineering”, “large language model”; “GenAI”; “black box”. Interessante la scelta di inserire “range anxiety”, per indicare la paura che un veicolo elettrico non avrà batteria a sufficienza per portarci a destinazione.
di: Micaela FERRARO
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