C’è anche Greta Thunberg fra gli attivisti che stanno manifestando davanti all’Eurocamera a Strasburgo che domani metterà la proposta ai voti
C’è anche Greta Thunberg fra i manifestanti che stanno protestando davanti alla sede del Parlamento a Strasburgo. Gli attivisti vogliono fare pressione sugli eurodeputati affinché approvino la legge sul ripristino della natura. Contemporaneamente, davanti all’Eurocamera c’è anche la contro-manifestazione degli agricoltori, fortemente contrari alla proposta legislativa, con la Copa-Cogeca in testa.
La Nature Restoration Law sarà infatti votata domani, 12 luglio, dal Parlamento europeo. Il provvedimento, avanzato dalla Commissione Ue e perno del pacchetto per il clima di Von der Leyen, prevede una serie di obblighi per gli Stati membri mirati al ripristino dell’ecosistema e degli habitat naturali.
La legge fissa un obiettivo preciso: quello di ripristinare entro il 2030 almeno il 20% delle superfici terrestri e marine e il 15% della lunghezza dei fiumi. Più sul lungo termine, entro il 2050, l’obiettivo è quello di recuperare tutti gli ecosistemi danneggiati, con progetti di riqualificazione non solo nelle aree protette ma anche in quelle agricole e urbane.
Contrari gli agricoltori, con il segretario del sindacato Copa-Cogeca Pekka Pekkonen che avverte: «ridurremmo di fatto la nostra capacità di produrre cibo e saremmo più esposti alle importazioni che noi e tante ong e organizzazioni considerano rischiose. Vogliamo produrre cibo per i cittadini europei e questa legislazione minaccia seriamente questo obiettivo del nostro settore».
Risponde il commissario Ue all’Ambiente Virginijus Sinkevičius, che si è detto perplesso delle proteste degli agricoltori perché la legge “non è una minaccia” e “la realtà racconta una storia diversa“, ossia che sono i cambiamenti climatici in atto a danneggiare i raccolti, non la legge.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/JULIEN WARNAND