SOLEDAR

Filorussi: “abbiamo quasi il pieno controllo”. Zelensky: “faremo tutto il necessario per difenderci”

La guerra in Ucraina si è concentrata nelle ultime ore sulla città di Soledar.

Nel primo pomeriggio il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato “la liberazione” della città. “La liberazione della città di Soledar dalle formazioni militari ucraine è stata completata giovedì sera. È importante per la continuazione con successo delle operazioni offensive nella direzione di Donetsk. La conquista è stata possibile grazie al costante fuoco di artiglieria e attacchi aerei e missilistici che hanno impedito il trasferimento di riserve e la fornitura di munizioni delle truppe ucraine. A questo va aggiunta una sorta di manovra a tenaglia con le forze aviotrasportate che hanno attaccato con successo le posizioni delle forze armate ucraine occupando le alture dominanti e bloccando la città dai lati nord e sud”.

Le truppe filorusse avevano reso noto già in mattinata di aver quasi “il pieno” controllo della città. Un funzionario installato dal Governo russo a Donetsk ha precisato che ci sono ancora “piccole sacche di resistenza” ucraine ma i russi stanno “schiacciando il nemico” in questi luoghi. E ha concluso spiegando che “l’operazione si è sviluppata con successo” e la periferia della cittadina è “già completamente” sotto controllo di Mosca.

Il presidente ucraino Zelensky ha promesso che verrà fornito “tutto il necessario” ai soldati che stanno resistendo agli assalti russi a Soledar e anche a Bakhmut, altra città simbolo della guerra nella parte più orientale del Paese: «voglio sottolineare che le unità che difendono queste città saranno rifornite di munizioni e di tutti i rifornimenti necessari in modo rapido e senza interruzioni».

Intelligence GB: “Russia usa lavoro detenuti”

Secondo il ministero della Difesa britannico la Russia sta probabilmente ricorrendo al “lavoro dei detenuti” nel settore manifatturiero della difesa per “tenere il passo” con le richieste di produzione in tempo di guerra. Secondo i media locali, il più grande produttore di carri armati della Russia, Uralvagonzavod ha dichiarato che a novembre ha fatto ricorso al lavoro di 250 prigionieri.

Kiev ha aggiunto che la Russia “prevedrebbe di creare un esercito di due milionid i soldati”. Gli 007 di Kiev fanno presente che nel primo reclutamento sono state arruolate 300.000 persone e non si esclude che ora Mosca annunci un’altra mobilitazione nei prossimi giorni e che possa raccogliere questa volta altre 500.000 adesioni.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA